L’Italia unita compie 150 anni - 17 Marzo 1861 > 2011 >> 150 ° anniversario Unità d'Italia

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    L’Italia unita compie 150 anni


    La bandiera dell'Italia



    Il 17 marzo 1861 avvenne la proclamazione ufficiale del Regno d’Italia. Quest’evento fu il culmine dei moti del Risorgimento che portò alle guerre d’Indipendenza con le quali il Regno di Sardegna conquistò sempre più territori fino a controllare quasi tutto il Nord Italia. Successivamente, con la Spedizione dei Mille, Giuseppe Garibaldi guidò la conquista del Sud Italia.

    Sotto il nuovo Regno d’Italia si arrivò alla conquista di alcune altre regioni del Nord-Est, delle ultime regioni del centro Italia e soprattutto di Roma, strappata dopo secoli al dominio temporale dei papi. La prima capitale del regno era stata Torino, successivamente per qualche anno fu spostata a Firenze e infine ci fu la il definitivo passo con la proclamazione di Roma capitale d’Italia.

    Quegli anni turbolenti sono ancor oggi controversi e diverse interpretazioni degli eventi hanno portato a vari regionalismi. Nel Nord-Est ci sono i nostalgici dell’Impero Austro-Ungarico, che vedono come il paradiso perduto. L’Impero peraltro durò fino alla I Guerra Mondiale e poi si sfaldò completamente spezzandosi in varie nazioni perciò sembra che la maggior parte dei suoi cittadini non lo apprezzassero così tanto.

    Al Sud ci sono simili vedute nei confronti del Regno delle Due Sicilie, che però cadde facilmente sotto l’attacco del pur piccolo esercito guidato da Giuseppe Garibaldi anche per problemi interni.

    È pur vero che in un tempo relativamente breve vennero uniti popoli che avevano sviluppato diverse culture nel corso dei molti secoli in cui l’Italia rimase suddivisa in vari stati. A prescindere da come la si pensi è innegabile che molte popolazioni subirono l’unificazione e ancor oggi ciò contribuisce a divisioni interne.

    Questo blog non ha lo scopo di fare retorica: troppo spesso la retorica è stata usata per fare grandi proclami, magari ideologici, evitando di affrontare problemi reali. Dopo 150 anni ci troviamo quindi ad affrontare problemi che non dovrebbero essere mai stati creati o comunque avrebbero dovuto essere risolti.

    Ci troviamo dunque in un paese troppo spesso unito per i problemi del territorio: ad esempio in molte parti dell’Italia quando ci sono piogge abbondanti i fiumi straripano e le colline franano. I problemi riguardano anche la società per cui ad esempio in tutt’Italia anziani e disabili hanno spesso problemi a vivere dignitosamente.

    L’Italia è piena di strutture lasciate incomplete eppure mancano opere necessarie e servizi degni di un paese civile, tanto alla fine a pagare sono i cittadini. Com’è possibile che questo stato di cose venga ancora tollerato?

    A causa delle tante vicende storiche che arrivano fino alla guerra fredda gli italiani hanno molto spesso votato in maniera ideologica e i politici ne hanno approfittato. In occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia sarebbe bello se la gente cominciasse a chiedere ai politici che vengono eletti di risolvere i problemi reali e mandasse a casa quelli che non lo fanno a prescindere dallo schieramento politico a cui appartengono. Certamente ciò sarebbe più utile a rendere l’Italia migliore di tanti proclami retorici.

    fonte


    Anniversario unità d’Italia: le iniziative per la festa del 17 marzo


    L’Italia compie 150 anni e, quest’anno, per festeggiare l’anniversario il 17 marzo è stata proclamata festa nazionale, con scuole ed uffici chiusi. I festeggiamenti iniziano la notte prima, tra il 16 e il 17 marzo, con l’apertura straordinaria di tutti i musei. La notte tricolore è stata organizzata in numerose città piccole e grandi. A Roma sarà seguita da una diretta radiofonica di tutte le iniziative in programma all’insegna di una grande festa popolare. La festa prosegue la mattina con la cerimonia dell’alzabandiera, che si svolgerà in tutte le città alle ore 9,00 per onorare l’Alba dell’Italia. In concomitanza, si svolgerà la cerimonia solenne all’Altare della Patria presieduta dal Capo dello Stato. Sugli edifici pubblici potranno essere esposte le bandiere italiana ed europea. Il cannone del Gianicolo, a Roma, sparerà 150 colpi simbolici. Sempre in mattinata, si svolgerà il saluto del Parlamento a Camere riunite in seduta straordinaria. Anche Palazzo Chigi – sede del governo italiano – partecipa alle celebrazioni: previsto l’accesso al pubblico dalle 10,00 alle 17,00 mentre nel cortile di Palazzo Chigi verrà allestito un percorso fotografico con i ritratti dei Presidenti del Consiglio dall’Unità d’Italia ad oggi, corredato da una monografia su Camillo Benso conte di Cavour. Infine, all’apertura, i visitatori saranno accolti da una banda militare che eseguirà l’inno di Mameli e brani patriottici. Due appuntamenti per la serata del 17 marzo, all’insegna dell’arte e della cultura: in programma alle 19,00 in Piazza del Popolo un lancio di colombe seguito da un concerto di musica leggera e alle 21,00 al Teatro dell’Opera di Roma, il Maestro Riccardo Muti dirigerà il Nabucco, la più risorgimentale delle opere di Verdi. All’evento partecipa anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Come evento di chiusura, festa finale con l’esplosione di fuochi d’artificio in tutte le piazze italiane. Inoltre, il 17 marzo in Tv, palinsesto dedicato al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Infine, al Museo Vittoriano si apre la mostra permanente sulle battaglie del Risorgimento.

     
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    L'ITALIA COMPIE 150 ANNI


     


    bandiera italia 


     


    BUON COMPLEANNO ITALIA






     
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    IL TESTO DELL'INNO
    DI MAMELI



    Fratelli d'Italia,
    l'Italia s'è desta,
    dell'elmo di Scipio
    s'è cinta la testa.
    Dov'è la Vittoria?
    Le porga la chioma,
    che schiava di Roma
    Iddio la creò.
    Stringiamci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l'Italia chiamò.
    Stringiamci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l'Italia chiamò, sì!

    Noi fummo da secoli
    calpesti, derisi,
    perché non siam popoli,
    perché siam divisi.
    Raccolgaci un'unica
    bandiera, una speme:
    di fonderci insieme
    già l'ora suonò.
    Stringiamci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l'Italia chiamò, sì!

    Uniamoci, uniamoci,
    l'unione e l'amore
    rivelano ai popoli
    le vie del Signore.
    Giuriamo far libero
    il suolo natio:
    uniti, per Dio,
    chi vincer ci può?
    Stringiamoci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l'Italia chiamò, sì!

    Dall'Alpe a Sicilia,
    Dovunque è Legnano;
    Ogn'uom di Ferruccio
    Ha il core e la mano;
    I bimbi d'Italia
    Si chiaman Balilla;
    Il suon d'ogni squilla
    I Vespri suonò.
    Stringiamci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l'Italia chiamò, sì!

    Son giunchi che piegano
    Le spade vendute;
    Già l'Aquila d'Austria
    Le penne ha perdute.
    Il sangue d'Italia
    E il sangue Polacco
    Bevé col Cosacco,
    Ma il cor le bruciò.
    Stringiamci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l'Italia chiamò, sì!







     
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2 replies since 20/3/2011, 05:07   87 views
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