Le Figurine Panini compiono 50 anni - Calciatori 2010 / 2011

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    Panini, 50 anni e non sentirli


    Dal '61 si evolve per gli appassionati



    Panini

    Maglia rossa, calzoncini bianchi e calzettoni neri, campeggia da 50 anni l'universal figura di Carlo Parola. Dal 1961 migliaia di calciatori hanno riempito le pagine dell'album Panini. Un'istituzione. Figurine di figuranti e protagonisti del mondo del pallone, dal 1961 ad oggi. La storia iniziò con Bruno Bolchi, interista primo ad esser immortalato e ritagliato. Parte la caccia, la rincorsa al "santo album completo". Chissà se ci sarà il solito "Pizzaballa" a far impazzire i collezionisti.


    Cassano


    DA TONI A "JO-JO", CURIOSITA' 2011
    Il cinquantesimo album della Panini ci regala anche quest'anno delle curiosità niente male. Di quelle che stuzzicano l'immaginario dei calciofili e approfondiscono scenari che solo il mercato, o alcune decisioni societarie, hanno avuto nei mesi il compito di delineare al meglio. La vera chicca si chiama Luca Toni, divenuto colonna portante nelle pagine dedicate al Genoa. Già, peccato che col Genoa si sia lasciato in malo modo e con un '3' in pagella che il suo presidente non ha esitato a rifilargli come buonuscita. L'attaccante, al Grifone, non è stato bene: aver segnato poco è stata la sua colpa più grande. Quindi, addio: meglio la Juve. Le (poche) immagini che lo ritraevano festante dopo un gol in rossoblu appaiono già molto sfocate. Per i nostalgici, però, c'è l'album Panini: e Toni e la sua tipica esultanza a Genova non passeranno mai di moda. Ma se la situazione legata al nuovo acquisto juventino ha avuto una frenetica evoluzione con la riapertura del mercato, un suo celebre collega, Antonio Cassano, aveva le valigie pronte già da un pezzo. A novembre la lite con Garrone, poco dopo l'arbitrato e il Milan. I tifosi della Samp che lo osannavano sotto casa avranno ancora modo di goderselo. Sull'album, appunto. Dove Cassano non è l'uomo immagine dei blucechiati (al suo posto, per fortuna, c'è Pazzini), ma una semplice figurina. Eppure, qualcuno, scartandolo dal pacchetto, proverà le stesse emozioni di quando Fantantonio illuminava Marassi con le sue magie. Gli amanti del bel gioco, invece, non troveranno Stefan Jovetic: il talento montenegrino è stato piazzato dagli esperti Panini tra gli 'altri' della rosa. La sezione in cui mai nessuno vorrebbe finire. Per il campioncino viola niente figurina, ma qui il comportamento c'entra poco. L'infortunio gli ha complicato la vita: Jovetic fin qui non ha mai giocato, né lo farà nei prossimi 2-3 mesi. Un Mutu qualunque (e persino dissidente), si adatta meglio alle esigenze dei collezionisti d'Italia. Infine due casi curiosi: il mitico album ha escluso Marchetti e Diamoutene. Il portiere del Cagliari (?), che ha giocato i Mondiali con l'Italia, è in cerca di una nuova sistemazione e non ha mai difeso i pali del Sant'Elia. Giusto concedere spazio a qualcun altro. Il difensore maliano del Lecce, invece, è stato attaccato dai suoi tifosi per un passato recente a chiazze baresi. Da quel momento è scomparso e non gioca più. La Panini non è dotata di una sfera di cristallo, ma a volte ha un intuito da far paura.

    Cassano


    L'EVOLUZIONE DEL MITO E IL CALCIATORE SUGLI "SPALTI"
    Dal '61 ad oggi molto è cambiato nel mondo del calcio. Ciclicamente han primeggiato diverse squadre. Vittorie internazionali, innovazioni tattiche. E l'album era lì. Da Herrera a Mourinho, passando per Sacchi. L'Italia ha visto la grande Inter, ha seguito il Milan degli olandesi annientare gli avversari in Europa, la Juventus dominare e stamparsi addosso il tricolore per anni e le romane vincere una dietro l'altra lo scudetto. E l'album era lì. Il mondo che cambia, frenetico arranca verso il futuro. La classe che diventa fisicità. La Francia e la Spagna che a meno di un decennio di distanza vincono il loro primo mondiale, gli azzurri che si impossessano della quarta stella. E l'album era lì. Le televisioni, i giornali, la paytv. Il calendario corto, il turno infrasettimanale, già il turno infrasettimanale. In campo ogni tre giorni, la Coppa dei Campioni (poi Champions), la Uefa (poi Europa League), il campionato. Ci si riposa il lunedì. Ci si infortuna il lunedì. Le rose allargate sono ormai entrate nel vocabolario del calcio, nell'ordinaria amministrazione. L'Inter che negli anni sessanta stravinceva aveva 22 giocatori, quella dell'odierno "triplete" ne contava più di 25. Aumentano i calciatori, si allunga il numero di quelli costretti in panchina e tribuna. Anche la Panini si adatta ai tempi moderni. Titolari, riserve e spazio riservato anche a chi si accomoda sugli spalti. Succede quindi che nel Brescia, per motivi anagrafici, a riposarsi è il veterano Filippini, nel Cagliari, in seguito ai problemi con Cellino, Marchetti non trova spazio nemmeno fra le figurine e nel Chievo bocciatura per Mandelli. Sono lontani i tempi in cui Doni possedeva le chiavi della porta della Roma, così va anche lui in tribuna vip. Tris di campioni giovani e non per la "Viola", che vede svestiti della tuta da gara Bolatti, Cristiano Zanetti e addirittura Jovetic. A Genova si vive ancora un po' nei ricordi: "Fantantonio" si trova fra i blucerchiati, mentre Ranocchia e Toni non si sono ancora accasati all'Inter e alla Juve. Proprio fra i bianconeri c'è chi, invece, in silenzio, dai seggiolini dell'Olimpico è sceso direttamente in campo, con una breve comparsata in panchina: è il caso di Sorensen. Insomma, la Panini ha pensato a tutto, e tutti. Cassano, Ranocchia, Toni e compagni sono solo il frutto di un calcio in continua evoluzione e mutamento. Non muta la voglia di tornare ragazzini, comprar le bustine, scartarle e trepidanti scambiare i "doppioni". L'album sarà sempre lì.


    ECCO CHI VA IN TRIBUNA

    Bari:
    Boerchio, Rinaldi, Crimi, Romero, Galasso, Strambelli.


    Bologna: Morleo, Cherubin, Moras, Della Rocca, Paponi, Gavilan.


    Brescia: Leali, Zoboli, De Maio, Daprelà, A.Filippini, Feczesin.


    Cagliari: Marchetti, Ruzittu, Magliocchetti, Dametto, Sivakov, Giorico.


    Catania: Kosicky, Marchese, Bellusci, Augustyn, Barrientos, Martinho.


    Cesena: Teodorani, Fatic, Piangerelli, Tachtsidis, Paonessa, Ighalo.


    Chievo: Silvestri, Mandelli, Morero, Rincon, Dettori, De Paula.


    Fiorentina: Avramov, Gulan, C.Zanetti, Bolatti, Jovetic, Papa Waigo.


    Genoa: Perin, Modesto, Tomovic, Zuculini, Jankovic, Boakye.


    Inter: Orlandoni, Rivas, Mariga, Obi, Mancini, Suazo.


    Juventus: Manninger, Rinaudo, Sorensen, Traorè, Salihamidzic, Lanzafame.


    Lazio: Bizzarri, Cavanda, Gonzalez, Perpetuini, Del Nero, G.Barreto.


    Lecce: Petrachi, Brivio, Donati, Diamoutene, Bergougnoux, Coppola.


    Milan: Roma, Papastathopoulos, Onyewu, Jankulovski, Oddo, Strasser.


    Napoli: Gianello, Rullo, Vitale, Maiello, Bucchi, Dumitru.


    Palermo: Brichetto, Glik, Garcia, Acquah, Ardizzone, Joao Pedro.


    Parma: Russo, Dellafiore, Feltscher, Ze Eduardo, Pereira, Savi.


    Roma: Doni, G.Burdisso, Castellini, Rosi, Greco, Okaka.


    Sampdoria: Fiorillo, Rossini, Volta, Padalino, Obiang, Fornaroli.


    Udinese: Koprivec, Angella, Ferronetti, Basta, Morosini, Forestieri.


    di Mattia Gullo e Paolo Mandarà

    Top 11 esclusi


    12 gennaio 201118:29




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