Consumare mele fa bene alla salute - Una ricerca ne spiega i vantaggi

Consumare mele fa bene alla salute

Una ricerca ne spiega i vantaggi

Consumare mele ha effetti positivi sulla salute: migliora la funzionalità intestinale, determina un aumento delle escrezioni biliari, previene il tumore, protegge l'intestino da lesioni. Questo è quanto risulta da una ricerca condotta nell'ambito del Progetto Integrato ISAFRUIT, finanziata nell'ambito del 6° Programma Quadro dell'UE. Un Progetto che ha preso le mosse a gennaio 2006 e si è concluso il 30 settembre 2010 cui hanno collaborato oltre 300 ricercatori.

La missione del Progetto è stata quella di contribuire a migliorare la salute dei cittadini europei attraverso un aumentato consumo di frutta prodotta in modo sostenibile; la strategia messa in atto ha cercato soluzioni basate sulle preferenze dei consumatori, a partire dai consumi abituali e dalle preferenze. Un'indagine a tutto tondo che ha permesso di tracciare una mappa sulle potenzialità italiane.

Ed effettivamente  l'Italia rappresenta un'eccellenza nell'ambito della frutticoltura, attraverso realtà consorziate che costituiscono un prezioso anello di congiunzione tra coltivazione e produzione del bene finale (mele in cassetta, ma anche succhi, snack, bibite). Come il centro Mondo Melinda che in unico nodo distributivo concentra le fasi di lavorazione, vendita e marketing e che raggruppa oltre 5.000 produttori frutticoli, coinvolti nella coltivazione delle mele sul territorio delle Valli del Noce: la val di Non e la val di Sole. La superficie frutticola si estende su un totale di 6.500 ettari e la produzione annua è di oltre 300.000 tonnellate, pari al 15% della produzione nazionale. In questo ambito, il patrimonio trentino della Val di Non è sinonimo d'eccellenza per la coltivazione delle mele, presenti in quantità tripla rispetto all’effettiva capacità della valle. E dal 1988, proprio al fine di certificare origine e produzione delle mele, è nato il marchio Melinda, successivamente avviato come consorzio formato da 16 cooperative produttrici di mele e operanti già dal 1997.

Eccellenza o no, i ricercatori autori di questi studi fanno osservare che non è possibile, né corretto, assegnare un valore “taumaturgico” al consumo di mele nella prevenzione di queste gravi malattie sociali del nostro tempo, ma è pur vero che il consumo di frutta porta benefici significativi se associato ad una condotta di vita regolata ed attiva.