Festival Verdi 2010 a Parma - Programma

La kermesse dall ' 1 al 28 ottobre

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    30/9/2010

    Torna a Parma il Festival Verdi


    La kermesse dall'1 al 28 ottobre



    Apre venerdì 1 ottobre con "Il Trovatore" l'edizione 2010 del Festival Verdi. Fino al 28 ottobre Parma e le terre del grande compositore italiano, da Reggio Emilia a Fidenza, passando per Busseto e Torrechiara, saranno animate da un programma ricco non solo per l'offerta delle opere ma anche per una miriade di eventi, tra cui mostre e dibattiti. La manifestazione è stata presentata a Roma presso il ministero dei Beni culturali.


    "Il Festival verdiano - ha esordito il ministro Sandro Bondi - ottiene, anno dopo anno, un successo sempre più significativo per molte ragioni. Innazitutto per l'altissima qualità della manifestazione, poi, per il rapporto che ha stabilito con il pubblico e per il coinvolgimento di tutto il territorio". Bondi ha aggiunto: "Nonostante le difficolta' economiche non rinunceremo mai a sostenere questa manifestazione. In un momento come questo dobbiamo avere il coraggio di fare delle scelte e la linea che intendiamo seguire è quella di mantenere inalterate le risorse per i progetti culturali qualificanti. Speriamo - ha proseguito - che in futuro si possa approvare una legge che renda permanente il contributo dello Stato al Festival Verdi, una delle migliori realta' culturali del paese".

    Si parte, come detto, nella splendida cornice del Teatro Regio con "Il Trovatore" diretto da Yuri Terminakov. Ben 7 le repliche. Il 10 ottobre, sempre nel Teatro Regio, sarà invece la volta dell'opera in 5 atti "I Vespri siciliani" con la regia di Pier Luigi Pizzi. In questo caso le repliche saranno 4. "Attila" è il melodramma che sara' eseguito in sei serate diverse presso il Teatro Verdi di Busseto. Media partner del grande evento è Mediaset: "Noi diamo un supporto di comunicazione - ha spiegato il suo presidente, Fedele Confalonieri -. Se hanno dei buoni conti, anche i privati possono dare una mano molto utile al paese finanziando il settore culturale che è una delle cose più importanti che abbiamo".








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