Zlatan Ibrahimovic e Robinho presentati dal Milan

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    Ibra, che carica: "Vinciamo tutto"


    Il Milan presenta lo svedese e Robinho




    Ibra e Robinho


    In un hotel del centro cittadino, il Milan ha presentato alla stampa i suoi due grandi colpi del mercato estivo, Zlatan Ibrahimovic e Robinho. Protagonista della conferenza lo svedese, che non ha scelto il basso profilo: "Siamo più forti dell'Inter - ha detto - ci siamo io, Robinho, una squadra di grande qualità. Quest'anno ce la giocheremo noi e loro: noi primi, loro secondi". Felice Robinho: "Sono arrivato in una grande squadra".




    LA CONFERENZA MINUTO PER MINUTO

    IBRAHIMOVIC: "LA PIU' BELLA MAGLIA CHE HO MAI VESTITO"
    "I primi giorni al Milan sono stati fantastici. Tutto organizzato, tutti gentilissimi dai dirigenti ai dipendenti ai tifosi, li ho trovati anche a Barcellona, subito dopo avere firmato. Ero vicino quattro anni fa, quattro anni dopo sono qua, finalmente. Questa è la più bella maglia che ho mai vestito".

    "Ogni anno che arriva devi vincere tutto, quando sei una grande squadra sei favorito per scudetto, Champions, tutto. Quello che è successo nel mio passato mi ha dato piùù motivazione, torno in Italia con fame, voglia, fare di più di quello che ho già fatto. Spero di potere vincere tutto, spero con la mia mentalità di aiutarmi: io gioco sempre per vincere, se non vinco ho sbagliato. Il Milan ha dimostrato anche con Robinho di fare grandi investimenti, di crederci. Gli altri devono avere paura, noi possiamo vincere tutto: e con la motivazione e la voglia ci riusciremo. Le quattro punte: la migliore difesa è il migliore attacco, c'è anche Inzaghi, un fenomeno, potremmo giocare anche in cinque. Allegri deve scegliere: chi gioca, è in ogni caso uno dei più forti attaccanti del mondo"

    "Ho parlato due volte con Berlusconi, ha detto parole importanti, mi ha convinto. Poi c'è stata la discussione tra Milan e Barcellona, io ero già pronto. Adriano Galliani ha fatto un grande lavoro, è venuto a casa mia, ha detto "non torno a Milano senza Ibra". Se tu vedi la storia del Milan, vedi i loro giocatori, penso che uno non deve riflettere tanto sul fatto di passare al Milan. Deve dire sì e ringraziare".


    "Secondo me siamo più forti dell'Inter, perchè adesso sono al Milan. Con l'arrivo di Robinho siamo più completi, siamo favoriti per vincere lo scudetto e la Champions. Sono venuto qua per vincere, spero di fare meglio di quanto fatto a Juventus e Inter. Un anno fantastico, e i tifosi si divertiranno. Oggi in allenamento si sono divertiti tutti. Milan ultimo club della mia carriera? Quando firmo per il club, per me è sempre l'ultimo: lo pensavo anche l'anno scorso col Barcellona. Ma non si sa cosa può succedere poi, non si può mai sapere. Ho firmato per quattro anni, poi dipende dal club e dal mister".

    "Per me l'anno scorso non è stato il migliore in assoluto, quindi le motivazioni non mi mancano. Mi sento benissimo fisicamente, devo trovare la forma ideale, con un po' di allenamento. Con me con Robinho arrivano due giocatori che sanno giocare a calcio, sappiamo che tutta questa squadra può giocare a calcio e divertire. Ma oltre a questo, noi vogliamo ovviamente vincere e festeggiare al termine della stagione".

    "I tifosi dell'Inter? Se sei un vero tifoso, sei contento perché ricordi il giocatore, ma se mi odi perché ora sono nel Milan non mi interesssa. Io non guardo il passato, guardo al futuro e basta. Il mio futuro è il Milan. Un conto è se tu non vinci, vai via e basta: ma dove sono andato ho vinto. Sono andato via dall'Inter per una squadra più forte, via da Barcellona perché una persona non mi voleva più. Qui mi sento il benvenuto, c'è una società che ha fatto tutto il possibile per me. E sono sicuro che vinco anche qua. Tra Milan-Inter e Milan-Barcellona preferisco giocare Milan-Inter: a Barcellona sono stato solo un anno, ho avuto un bel rapporto con tifosi e compagni, all'Inter anche, per tre anni. Ma è la rivale del Milan, il derby è fantastico. Quest'anno ce la giochiamo noi e loro: ma noi arriveremo primi e loro secondi".

    "Il trasferimento? Due parti sono contente, il Milan e io. La terza, il Barcellona, secondo me un po' meno"


    Non sono scappato da Barcellona, non è la mia mentalità. Ho sempre lavorato da professionista, non ho mai preso una multa, rappresento club come il Barcellona e il Milan, i più grandi del mondo per la loro storia. Ma la situazione era strana, non capivo al 100% quali erano i problemi. Quando parlavo con Berlusconi e Galliani ero convinto di cambiare"

    "Non ho parlato con nessuno dell'Inter del Milan. Con Moratti ho parlato qualche settimana fa, 5-10 minuti. Ma non erano cose importanti".


    >>> continua per le dichiarazioni di Robinho e Galliani






    9 settembre 2010


    ROBINHO: VOLEVO GIOCARE NEL MILAN
    "Il Milan ha avanzato l'nuica proposta concreta, altri club hanno fatto solo sondaggi. Ma la mia volontà era giocare nel Milan, un grandissimo club che ha una grande tradizione a proposito di giocatori brasliani. Sono felice che tutto si sia concretizzato". "Si può giocare con una,due, te, quattro attaccanti: bisogna correre, certo, ma bisogna correre anche per fare gol. C'è Pato, Ronaldinho, tutti possono dare un contributo". "Via dal City per Mancini? No, abbiamo un buon rapporto ed è un bravo allenatore. La verità è che il calcio inglese non fa molto per me, è poco brasiliano, con tanto gioco aereo e poca palla a terra. E' complicato per me adattarmi a un gioco di questo tipo". Molto contento di essere al Milan con grandi giocatori. Spero che l'Europa possa vedere non solo il miglior Robinho, ma una grande squadra. Metteremo il massimo impegno per vincere tutto, io certamente lo farò. Stare in un club così aiuta a mostrare le proprie qualità. Ma non bisogna concentrarsi sulle qualità individuali: se la squadra giocherà bene, io giocherò bene. Saudade? Non penso proprio, penso a fare gol" "Pato e Ronaldinho sono spettacolari. Quando stanno bene, possono decidere una partita con una giocata e possono aiutare a vincere qualsiasi squadra".


    GALLIANI: MI E' TORNATO IL BUON UMORE
    "Due arrivi che, ancora prima di entrare in campo, hanno suscitato un entusiasmo nella nostra tifoseria incredibile. E' cambiato il vento, dal giorno del loro arrivo, nel giro di soli sei giorni dal 25 al 31 agosto, è tornato l'idillio tra società, Berlusconi e tifosi cominciato nel 1986 e interrotto con la cessione di Kakà. Devo dire grazie a questi due signori vicino a me, che sono la causa del rinnovato entusiasmo. Si vede dalle lettere, dagli abbonamenti alla Champions League, il record assoluto è del 2002 e siamo vicinissimi a raggiungere e superare questo primato. Anche la campagna abbonamenti del campionato sta andando molto bene. Due giocatori che arrivano da nazioni importanti, che hanno fatto la storia del Milan. A Zlatan ricordo che il capocannoniere di tutti i tempi del Milan è Gunnar Nordahl, che segno 221 gol. Gli auguro lo stesso. A Robinho auguro di continuare la grande tradizione dei brasiliani del Milan, è il 17° della gestione Berlusconi. A lui ricordo invece che il Milan vinse la prima Coppa Campioni nel '63 con due gol del brasiliano Altafini. Gli auguro di farne tre." Sul calciomercato: "C'è stato un andamento lento fino al 25 agosto, poi un'accelerazione. Devi captare anche cosa succede attorno, le mosse delle altre società. E' un meccano, più che una partita a scacchi. Quando Villa è arrivato a Barcellona, ho cominciato a pensare a Zlatan. Quando Balotelli è andato al Manchester City, ho pensato che poteva partire un attaccante esterno e ho pensato a Robinho. Bisogna interpretare cosa succede altrove. Abbiamo rifiutato offerte importanti, poi abbiamo preso qualche giocatore. Poi, sapevamo che per acquistare due giocatori importanti dovevano partire due giocatori importanti: sono andati Huntelaar e Borriello, che ringrazio ancora, specie Borriello che è stato tanti anni con noi. Ma pensavamo, con Ibra e Robinho, di potere migliorare. Berlusconi, in ogni caso, mi aveva detto di procedere con Robinho anche se non fossimo riusciti a definire l'operazione-Borriello. E' stato un pomeriggio entusiasmante, l'entusiasmo che sento dai tifosi. Oggi dimentico l'estate del 2009. Berlusconi? Mi ha detto che se dovevamo fare grandi sacrifici li dovevamo fare per grandi campioni. E ha ragione".







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    Robinho e Ibra, i rossoneri

    Le immagini della presentazione dei due nuovi giocatori del Milan


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