Riforma dell’ordinamento forense , i testi al Senato

In questo articolo sottopongo all’attenzione dei lettori i quattro diversi testi che da oggi sono in esame al Senato e che concernono proposte di riforma dell’ordinamento forense, arrecanti forti modifiche al regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, in materia di riforma dell’accesso alla professione forense e raccordo con l’istruzione universitaria.

Autori dei quattro ddl , rispettivamente, i Senatori Giuliano (PDL), Mugnai (PDL), Dorina Bianchi (PD) e Casson (PD).

Significative, quale che sia il risultato degli emendamenti e del voto delle Camere, saranno in ogni caso le novità in materia di Esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione forense. La maggioranza di Governo spinge per un’articolazione assai complessa, la cui totale e definitiva entrata in vigore decorrerà a partire dal quinto anno successivo alla riforma,che prevederà,:

1) Un primo esame informatico sulle principali discipline giuridiche, successivo alla laurea magistrale in giurisprudenza, per poter accedere al tirocinio biennale presso un avvocato o presso uffici giudiziari ;

2) Alla fine del tirocinio biennale un nuovo esame informatico, il cui superamento determinerà la possibilità di accesso all’Esame di Avvocato;

3) Un Esame articolato in due prove, una scritta ed una orale, da svolgersi con il solo ausilio di testi di legge, senza la possibilità di consultare codici commentati nè con dottrina nè con giurisprudenza.

Nel ddl presentato dall’ex magistrato e senatore del PD Casson, invece, fermo restando l’esame informatico di accesso all’esame di stato, è previsto lo svolgimento delle canoniche tre prove, con innalzamento da 90 a 95 del punteggio minimo per poter accedere alle prove orali.

Tutti i testi, nonchè una relazione illustrativa, sono disponibili  QUI

Carmelo Impusino