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23/9/2009 Carte credito, boom delle prepagate
Italiani i più prudenti di tutta Europa
Carte di credito? Sì, ma con prudenza. Quello che gli italiani hanno con questo particolare strumento di pagamento è proprio un rapporto di amore e odio. Da un lato ne esaltano la praticità, la facilità di utilizzo, dall'altro però temono le truffe. E così aumenta il numero di carte di credito in circolazione, ma si riduce il tasso di attività. Unica eccezione: le carte prepagate, ed è boom. E' quanto emerge dai risultati dell'Osservatorio di Assofin, Crif e Gfk Eurisko, su dati del 2008.
Dati alla mano, l'anno scorso nel nostro Paese il numero di carte di credito è cresciuto del 18,2%, quelle di debito del 12,6%. Ma sono diminuite le carte di credito attive (-0,7%) e si è ridotto in particolare il tasso di attività (dal 47% del 2007 al 39,5% dell'anno scorso). In compenso sono letteralmente esplose le prepagate con una crescita del 41,4%.
In Europa gli italiani continuano a distinguersi per la prudenza: oltre l'80% dei titolari possiede una sola carta e i limiti di spesa sono contenuti. Nel nostro paese si registrano 677 operazioni per singolo terminale per anno, contro le 6.561 degli inglesi e le 4.811 dei francesi.
"E' la reazione degli italiani al momento di crisi che stiamo vivendo - spiega Serena Di Mattia di Crif Decision Solutions - e il titolare della carta regola l'utilizzo e il budget di spesa" in base alle proprie necessità, mentre, per le carte prepagate, si registra una "ascesa non solo tra i giovani, ma anche tra persone mature e stranieri".
Le transazioni effettuate nel 2008 hanno superato i 522 milioni di operazioni per le carte di credito, facendo registrare un aumento del 3,7%, con un importo totale salito a 56 miliardi di euro (+7,9%).
Quanto alle carte di debito, come il Pagobancomat, hanno fatto registrare una crescita delle transazioni su Pos del 5,7%, per un valore complessivo di 81 miliardi di euro.
Nei primi mesi del 2009 è stata piu' contenuta la crescita del mercato delle carte revolving (+2,9%), mentre a dicembre 2008 è aumentato del 5,2% il numero di esemplari in circolazione.
In lieve crescita la rischiosità di questi strumenti di pagamento: a maggio 2009 il tasso di sofferenza per le carte a saldo e' stato infatti del 2,6% contro il 2% dell'analogo periodo precedente.
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