Ponte sullo Stretto: dal CorSera alla Cgil un cor

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  1. MaryFansMassimiliano
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    Comunicati stampa

    Ponte sullo Stretto: dal CorSera alla Cgil un coro di no

    20/01/2006 14:51 - Cresce l'opposizione all'opera alla vigilia della mobilitazione di domenica. Intanto Legambiente aderisce allo scipero nazionale del 26 gennaio dei lavoratori FS

    “Dall’editoriale di Giavazzi sul Corriere della Sera all’invito della Cgil a partecipare alla manifestazione di domenica, l’opposizione al Ponte non è mai stata così vigorosa”. Lo sostiene Roberto Della Seta, presidente di Legambiente Nazionale che torna sulle ragioni dell’opposizione all’opera.
    “Questa manifestazione – continua il presidente di Legambiente – potrebbe segnare una svolta dopo anni di sonnolenza: le vertenze del Paese uniscono i cittadini da Nord a Sud e mentre ci si prepara a una campagna elettorale estenuante sono proprio gli italiani che riportano l’attenzione di chi governa sulle priorità e le urgenze del sistema Italia”.

    Tanto che Legambiente aderisce ufficialmente allo sciopero nazionale di giovedì prossimo, 26 gennaio, indetto dai sindacati dei lavoratori delle FF.SS contro il degrado delle ferrovie, la scarsa manutenzione e la sicurezza. “Il problema fondamentale, - aggiunge Della Seta - è capire come dare risposte complessive. In altri termini stabilire quali sono le strategie per cercare di risolvere il nodo dei trasporti nel nostro Paese, la sicurezza del sistema, il suo impatto ambientale, la sua funzionalità economica e strutturale”.


    “Il dissenso sempre crescente sulla realizzazione del Ponte – dichiara Nuccio Barillà, dirigente di Legambiente Calabria – è un’occasione per rilanciare un’alleanza tra ambientalisti e lavoratori, che parta dal territorio, per stabilire quali siano le vere priorità di sviluppo per il Mezzogiorno. In sostanza, bisogna mettere in discussione la Legge Obiettivo nella sua totalità affinché si crei dal basso un modello infrastrutturale alternativo. A cominciare dal settore del trasporto pubblico e da un’ooferta diversificata che interrompa il trend crescente del trasporto su gomma e soprattutto che affronti il dilemma dei nodi urbani. Un’idea potrebbe essere – conclude Barillà – che la società Stretto di Messina venga piuttosto trasformata in un organismo al servizio di uno sviluppo sostenibile in tutta l’area dello Stretto”.

    Dello stesso parere e sulla necessità comune di ridiscutere la Legge Obiettivo è anche il segretario di Legambiente Sicilia, Salvatore Granata, che sottolinea la novità di questa mobilitazione: “domenica arriveranno a Messina gli abitanti della Val di Susa così come parteciperà una delegazione della Val di Noto che si oppone alle trivellazioni petrolifere. Insieme a loro sfileranno i sindaci siciliani della zona tirrenica che da anni si battono per il raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Messina. Insomma, gli italiani sono consapevoli dell’importanza delle scelte che riguardano la crescita infrastrutturale e si trovano uniti per una stessa causa: uno sviluppo sostenibile e più rispettoso della salute, dell’ambiente e delle vere urgenze che il Belpaese dovrà affrontare nel prossimo futuro”.

    L’Ufficio stampa 06.86268355-79-99


    http://www.legambiente.com
     
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