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Ex
ExTitolo originale: Ex Nazione: Italia Anno: 2009 Genere: Romantico Durata: 120' Regia: Fausto Brizzi Sito ufficiale: www.ex-ilfilm.com Cast: Alessandro Gassman, Claudia Gerini, Nancy Brilli, Massimo Ghini, Silvio Orlando, Cristiana Capotondi, Elena Sofia Ricci, Gianmarco Tognazzi, Vincenzo Salemme, Claudio Bisio, Fabio De Luigi, Enrico Montesano Produzione: Italian International Film Distribuzione: 01 Distribution Data di uscita: 06 Febbraio 2009 (cinema)
Trama:
Ex è una commedia
corale con episodi intrecciati che ruotano tutti intorno all'argomento
degli amori finiti. Gli ex sono come l'Araba Fenice che rinasce dalle
ceneri, non muoiono mai, sono lì in agguato, pronti a cambiare la tua
vita. Con alcuni il rapporto si è trasformato in odio, con altri in
amicizia, con altri, invece, l'amore è ancora vivo. Alcuni li hai persi
di vista per scelta, altri per un gioco del destino, altri per sbaglio,
comunque fanno parte della tua vita, se tu oggi sei così come sei, è
anche per colpa o per merito dei tuoi EX. Il film inizia con tante
dichiarazioni d'amore e tanti baci... Ma poi l'amore continua? Vissero
davvero tutti felici e contenti?
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Soledad*.
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Recensione
Ex
Con sei coppie protagoniste, si comincia tra baci e dichiarazioni d’amore eterno, ovvero dove solitamente le commedie romantiche finiscono.
Ma veniamo ben presto smentiti, in quanto troviamo subito sulla via del divorzio sia Filippo (Vincenzo Salemme) e Caterina (Nancy Brilli), in lotta per non avere l’affidamento dei figli, che Loredana (Carla Signoris) e Luca (Silvio Orlando), il quale ricomincia a cinquant’anni suonati una vita da Peter Pan; mentre Sergio (Claudio Bisio), ormai del tutto privo della ex moglie Michela (Elena Sofia Ricci), deve fare il padre di due adolescenti complicate. Poi abbiamo Paolo (Fabio De Luigi), continuamente minacciato da Davide (Alessandro Gassman), geloso ex della fidanzata Monique (Cécile Cassel), e i giovani Marc (Malik Zidi) e Giulia (Cristiana Capotondi), residenti a Parigi ma che finiscono per vivere un rischioso rapporto a distanza quando lei viene trasferita per lavoro in Nuova Zelanda.
Ed è don Lorenzo (Flavio Insinna), che si trova a dover sposare la sua storica ex Elisa (Claudia Gerini) a Corrado (Gianmarco Tognazzi), a chiudere la carrellata di personaggi alla base del film di Fausto Brizzi, reduce dai due "Notte prima degli esami" per testimoniare in maniera paradossale la maturità artistica attraverso un’opera che guarda sì a romantici prodotti inglesi come "Love actually-L’amore davvero" di Richard Curtis, ma riallacciandosi inevitabilmente alla tradizione della commedia nostrana, da cui recupera anche Enrico Montesano e l’Angelo Infanti di "Bianco rosso e Verdone" e “Borotalco”.
Senza contare le apparizioni della brassiana Francesca Nunzi e del Fabio Traversa di "Compagni di scuola" che, insieme al divertente cammeo di Enzo"Er Cipolla"Salvi, infarciscono un cast in grandissima forma comprendente la Martina Pinto de "La fidanzata di papà" e Giorgia Würth, con un curriculum prevalentemente rappresentato da produzioni underground.
Cast al servizio sia di un’ottima sceneggiatura – concepita dallo stesso Brizzi insieme ai fidi Marco Martani e Massimiliano Bruno – sempre capace di stupire e di portare a soluzioni imprevedibili, che di una veloce regia in grado di rendere scorrevoli e coinvolgenti le non poche due ore di visione, le quali riescono a non assumere mai le fattezze di lungo videoclip nonostante la nutritissima e azzeccata colonna sonora (Biagio Antonacci, Franco Battiato e Calling nel mucchio).
Al solo fine di suscitare commozione e scaldare il cuore, rinfrescandolo contemporaneamente con l’indispensabile dose di risate, come già successe con il bellissimo "Manuale d’amore" di Giovanni Veronesi.
La frase: "L’amore è una pericolosa malattia, che a differenza del morbillo e della varicella rischia di contagiarci più volte nel corso della nostra esistenza".
Francesco Lomuscio
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Speciale: interviste
30 Gennaio 2009 - Conferenza
"Ex"
Intervista al regista e al protagonista.
di Francesco Lomuscio
Affiancato dal nutritissimo cast, Fausto Brizzi ha incontrato a Roma
la stampa in occasione dell'uscita della sua ultima fatica: "Ex".
L'elemento che maggiormente colpisce di questo film è la commistione di elementi…
Fausto Brizzi: Un anno fa, quando abbiamo iniziato a scrivere il
film, ho deciso di prendermi il rischio di realizzare un prodotto
capace di far piangere, ma senza perdere il gusto della risata che
aveva caratterizzato i miei lavori precedenti. Mi sono quindi reso
conto che avevo bisogno di un cast particolarmente assortito e che è
stato molto complesso mettere insieme.
Allora diamo la parola al cast…
Elena Sofia Ricci: Anche se ho partecipato solo in minima parte,
per me è stato un onore perché fin da subito ho apprezzato la
sceneggiatura e trovo che sia proprio un bel film.
Claudia Gerini: Questo è il mio secondo film prodotto da
Lucisano, il primo fu "L'anno prossimo vado a letto alle dieci"; a
coinvolgermi è stato Fausto e trovo che, sebbene si tratti di un
lungometraggio che si rifà alla Commedia all'italiana, appaia come un
film tutto nuovo. Poi mi sono divertita a interpretare Elisa, una
ragazza in fin dei conti vera, che ascolta il suo cuore.
Claudio Bisio: Io trovai la sceneggiatura molto bella, ma
accettai la parte già prima di leggerla. E' stato bello lavorare con
Fausto perché ci ha fatti giocare "fuori ruolo", lontani dai nostri
standard.
Silvio Orlando: A me telefonò lo sceneggiatore Massimiliano
Bruno, ma non dovevo essere nel cast fin dall'inizio, ho dovuto sudare
un po' per ottenere la parte e mi sono ritrovato nel film solo alla
fine di una serie di circostanze. Spero di essere riuscito a tornare a
farvi ridere.
Carla Signoris: Quella costituita da me è Silvio non è una
coppia di ex, ma cerca di diventarla e prosegue il progetto. Comunque
con Fausto ho ritrovato la leggerezza del lavoro.
Cristiana Capotondi: Questa è la mia seconda prova sia in casa
Lucisano che al servizio di Fausto, con il quale avevo voglia di
tornare a lavorare, anche perché ho amato il copione e pensavo a una
sua prova più matura rispetto a "Notte prima degli esami". Abbiamo
viaggiato molto, da Parigi al Sud Africa, dove si è girata la Nuova
Zelanda, ma diciamo che il mio episodio è quello che più difficilmente
si colloca tra le storie di ex.
Nancy Brilli: Questo film mi è piaciuto tantissimo, fin dalla
lettura della sceneggiatura. Non dico quando e dove, ma a me è capitato
purtroppo di prendere parte a film che poi non avrei più visto, mentre
questo tornerò a vederlo al cinema, perché è divertente e dà agli
attori la possibilità d'inventare qualcosa.
Alessandro Gassman: Io sono forse l'unico fesso del cast che non
lo ha visto (ride), perché sono un teatrante e giro molto. Fausto è di
sicuro una persona che ha molta forza e molto cervello, perché era
veramente un'impresa difficile tenere in mano un timone così grande;
poi ci tengo a precisare che nessun attore ha subito maltrattamenti
durante la lavorazione (ride).
Giorgia Würth: Io mi sento una miracolata a far parte di un cast
così, ringrazio i produttori e i compagni di set per avermi fatta
sempre sentire a casa, nonostante i loro siano grandi nomi.
Come mai Gianmarco Tognazzi nel film porta la parrucca?
Gianmarco Tognazzi: Porto la parrucca perché nel cast c'era già
Claudio Bisio, poi ci sarebbe stata l'inflazione della rasatura (ride).
E' il mio primo film prodotto dai Lucisano e spero non l'ultimo,
ringrazio molto Fausto perché mi ha fatto tornare dopo tanti anni alla
commedia, genere che facevo con Alessandro, e, come lui sa bene, avrei
molti trascorsi da raccontargli per girare un eventuale "Ex 2" (ride).
Per Flavio Insinna, invece, questo è il quarto prete…
Flavio Insinna: In realtà non è un quarto prete, c'è stato anche
un frate (ride), comunque non ne interpreterò più per un po'. Sono
contento di "Ex" perché la riuscita di certi film è dovuta alla
collaborazione tra gli attori e, se lavori con colleghi molto bravi,
anche le tue capacità si amplificano.
Poi abbiamo Fabio De Luigi, definito da qualcuno il Peter Sellers italiano…
Fabio De Luigi: E' stato proprio Fausto a paragonarmi a Peter Sellers, infatti in suo onore abbiamo chiamato il gatto Cato.
Possiamo parlare di film della maturità?
Fausto Brizzi: Questo credo che sia il mio primo film vero,
perché appartiene al genere che preferisco, la commedia romantica
capace di emozionare. Anche se già presente nel primo "Notte prima
degli esami", la lacrimuccia è qui forse un po' più estremizzata.
Alla fine, il concetto che emerge è che l'amore trionfa, da cosa deriva tutto questo ottimismo?
Fausto Brizzi: In realtà non tutte le storie raccontate
finiscono bene, però è vero, c'è un moderato ottimismo. Un ottimismo
che viene dalla vita, perché il momento in cui finisce un rapporto è
profondamente triste visto dall'interno e buffo dall'esterno, poi la
droga dell'amore torna in circolo e si ricomincia.
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