MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI (MST)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Massimiliano Varrese Fans Club
        +1   -1
     
    .

    User deleted




     

    MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI: Introduzione

    La sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è la malattia sessualmente trasmessa (MST) sulla quale si è incentrata, giustamente, l’attenzione più specifica. Tuttavia non vanno dimenticate le altre MST dalle quali è sempre bene guardarsi. 

    Innanzitutto la sifilide. Si tratta di una malattia grave, se non curata adeguatamente, che si trasmette per via sessuale, ma anche genitale o extragenitale. Qualche settimana dopo il contagio, la Spirocheta Pallida, suo agente eziologico, determina ulcere indolori solitamente a livello genitale che scompaiono dopo qualche tempo. Dopo questa prima fase, se non interviene una opportuna cura antibiotica, la malattia entra nella seconda e poi nella terza fase, con la produzione, a livello cerebrale delle cosiddette gomme luetiche che possono danneggiare il cervello fino alla demenza. Fortunatamente di assoluta rarità, dati gli accorgimenti diagnostici preventivi, è la trasmissione della malattia da madre a feto. 

    La gonorrea è un’altra malattia causata da un batterio, il gonococco che si trasmette per via sessuale, ma può insediarsi anche nella zona anale, nella bocca, nella gola e persino a livello oculare. Il contagio è solitamente per via diretta, anche se in qualche caso il contagio indiretto (ad esempio, attraverso biancheria infetta) è possibile. Nel maschio il gonococco si insedia nell’uretra provocando l’uretrite gonococcica. I sintomi sono prurito, bruciore, arrossamnto del meato urinario e secrezioni prima sierose, poi mucopurulente. Se il maschio non viene curato, anche se i sintomi scompaiono, è portatore del batterio e quindi può infettare e può andare incontro a patologie degli organi riproduttivi interni che possono portare a sterilità. La donna è invece sovente portatrice asintomatica, malgrado possano manifestarsi perdite vaginali maleodoranti, dolore nell’urinare, sintomi anali o del cavo orale. Anche per la donna il rischio di danni all’apparato riproduttivo è presente. Anche in questo caso la terapia antibiotica è di elezione. 




    http://www.benessere.com
     
    Top
    .
  2. Massimiliano Varrese Fans Club
        +1   -1
     
    .

    User deleted


     condilomi sono invece patologia ad origine virale. Hanno incubazione variabile, da 1 mese ad 1 anno e sono elicitati soprattutto da periodi di stress. Si tratta di escrescenze carnose dentellate (da qui l’essere anche chiamati “creste di gallo”) che si trasmettono solitamente, anche se non sempre, per contagio genitale. Se nel maschio non danno rischi di evoluzione grave e possono essere ben curati con terapie locali, nella donna vanno curati con attenzione per il rischio di evoluzione in cancro del collo dell’utero. Il monitoraggio con il Pap-test sarà in questi casi sempre necessario. 

    Altra MST di origine virale è l’herpes genitale. L’infezione provoca lo sviluppo di vescicole a grappolo sulla mucosa genitale che, rompedosi, danno luogo a ulcerazioni dolorose. Anche in questo caso la dipendenza da periodi di stress psicofisico è piuttosto costante. Quando l’attività virale è attiva, è molto contagioso. Può, per di più essere trasmesso dalla madre al feto. 

    La candidosi è malattia molto diffusa. Causata da un fungo (Candida albicans) è normalmente presente in piccolo quantità nella vagina. Quando il suo equilibrio acido si altera (per l’uso di antibiotici, per stress, per una condizione di diabete, per gravidanza) si può instaurare l’infezione. I sintomi sono arrossamento e prurito alla vulva e alla vagina, secrezione biancastra di odore sgradevole, bruciore alla minzione e nei rapporti sessuali. Il maschio che viene contagiato può presentare prurito al glande. Si cura con antimicotici localmente o per via orale. Spesso è necessario sottoporre entrambi i partner a terapia. 

     
    Top
    .
  3. Massimiliano Varrese Fans Club
        +1   -1
     
    .

    User deleted




    La clamidia è la più frequente delle infezioni genitali. Causata da un batterio a diffusione con i rapporti sessuali, dà come sintomi prurito, bruciori alla minzione e perdite vaginali. Per la sua possibile diffusione dalla vagina al collo dell’utero e poi alle tube, alle ovaie e all’apparato urinario, può causare dolori pelvici, renali e portare anche alla sterilità. Come nella donna, anche nell’uomo è spesso asintomatica e, se non curata con adeguata terapia antibiotica, può portare, come nella donna, alla sterilità. 

    Le epatiti B e C possono trasmettersi per contagio sessuale. Causate da virus, colpiscono prima il fegato e poi, attraverso il sangue, possono diventare MST. I sintomo sono affaticamento, dolori muscolari, nausea, febbre e, soprattutto per l’epatite C, gravi danni al fegato. La diagnosi precoce è fondamentale. Per l’epatite B il vaccino è di elezione, mentre l’epatite C viene curata con interferone. 

    Un altro virus è responsabile del linfogranuloma venereo. Dopo una decina di giorni dall’infezione si presentano febbre, dolori articolari e rilievi cutanei dove è avvenuto il contagio. La diffusione alle ghiandole linfatiche limitrofe è abbastanza rapido se non si instaura rapidamente la corretta terapia antibiotica. 

    La MST più grave è l’AIDS. Causata dal virus HIV, va a colpire i sistemi di difesa dell’organismo , provocando una attività inidonea del sistema immunitario a difendersi dalle infezioni. Una persona infettata dal virus, anche se non presenta sintomi, è nelle condizioni di infettare altre persone. Infatti coloro che al test sierologico sono HIV positivi possono trasmetter questa malattia con i contatti sessuali, ma non solo, essendo possibile il contagio anche attraverso l’urina, lo sperma e qualunque tipo di trasmissione attraverso il sangue. Dal momento del contagio all’evoluzione in malattia AIDS possono passare anche molti anni. 

    Poiché non ci sono ancora terapie utili a curare la malattia, che conduce a morte per infezioni parassite di fronte alle quali l’organismo non può opporre alcuna difesa, è indispensabile la prevenzione usando sempre, nei rapporti a rischio, il preservativo.

    Va tenuto presente che i rapporti a rischio sono tutti quelli nei quali anche un partner stabile ha, o può aver avuto, rapporti a rischio. E’ quindi prudente eseguire, in questi casi, il test sierologico per il quale va tenuto presente che vi è un periodo d’ombra di almeno tre mesi. 

    In ogni caso, per evitare il rischio di contagio di fronte a tutte le MST l’uso del preservativo è fondamentale




    http://www.benessere.com
     
    Top
    .
  4. Massimiliano Varrese Fans Club
        +1   -1
     
    .

    User deleted





    CANDIDOSI

    Si tratta di un'infiammazione della regione vaginale causata da un fungo: Candida Albicans. Questo miceto vive normalmente nell'ambiente vaginale, ma, quando l'efficacia del sistema immunitario diminuisce (per l'uso di antibiotici, per stress, per una condizione di diabete, per gravidanza) o cambia l'acidità della zoba, prolifera notevolmente causando problemi per la salute del soggetto.


    'Fungo


    Sintomi


    Nella regione genitale femminile la candidosi provoca depositi biancastri, infiammazioni alla vagina o alla vulva, arrossamenti e bruciori alla minzione e nei rapporti sessuali. Il maschio che viene contagiato può presentare prurito al glande. 
    Oltre agli apparati genitali, le sedi cutanee maggiormente interessate dalla candida albicans sono gli spazi interdigitali delle mani e dei piedi, gli angoli della bocca, le pieghe cutanee, il tessuto periungueale (e solo in un secondo tempo l'unghia). Può anche interessare la mucosa orale del bambino con un'infezione, detta "mughetto".
    Le candidosi possono cronicizzare. La diffusione nel sangue può portare a complicazioni importanti quali ascessi polmonari, endocarditi, meningiti, ascessi cerebrali.


    Il fungo "candida Albicans"


    'IngrandimentoCandida albicans è un fungo saprofita che cresce a 37°C. Normalmente risiede nel tratto intestinale dove non provoca danni particolari. In alcune circostanze tuttavia può diventare patogeno invadendo le mucose e causare problemi. Ciò si verifica quando una varietà di fattori predisponenti portano la popolazione di lieviti a moltiplicarsi, sovrastando la normale competizione dei batteri residenti che normalmente ne limitano la popolazione.


    Diagnosi


    La presenza di perdite bianche simili al latte cagliato è il primo elemento di diagnosi; tuttavia, se ci sono dubbi, conviene procedere con esami specifici: i kit per questi esami sono in vendita in farmacia e non occorre la ricetta per acquistarli.


    Terapia


    Le infezioni da candida vendono debellate grazie all'impiego di antimicotici quali la nistatina nelle sue varie forme farmaceutiche. Spesso è necessario sottoporre entrambi i partner a terapia. 


    Prevenzione


    Nonostante non si tratti un disturbo molto grave, anche in questo caso, se si ritiene di essere infettati, bisogna evitare contatti sessuali fino alla completa guarigione.

     
    Top
    .
  5. Massimiliano Varrese Fans Club
        +1   -1
     
    .

    User deleted






    CONDILOMI

    Si tratta di escrescenze della pelle di tipo verrucoso che colpiscono di preferenza le zone genitali, sia nel maschio (glande,meno frequentemente sotto il prepuzio, corpo del pene e scroto) sia nella femmina (perineo, vulva, vagina e collo dell' utero). Sono generalmente provocate da virus HPV (Human Papilloma Virus). Si trasmettono prevalentemente con l'attività sessuale.


    Sintomi

    I sintomi sono molto lievi, a meno che non si sovrapponga un'altra infezione. Si possono verificare, oltre alla crescita di escrescenze nelle zone genitali, perdite di sangue, prurito e, nell'uomo, diminuzione di forza nell'urinare.

    Il virus Human Papilloma (HPV)

    Il virus Human Papilloma (HPV)Le verruche sono causate da un DNA virus, del gruppo dei papova virus. Sono stati identificati più di 50 tipi di papillomavirus. Le verruche genitali si verificano con molti tipi di HPV virus, ma principalmente con gli HPV 11, 16 e 18. 


    Diagnosi

    Condilomi del pene: poiché noduli che ricordano una verruca possono essere sintomi precoci di cancro del pene o manifestazioni del secondo stadio della sifilide, è sempre opportuno consultare un medico.

    Condilomi del pene

    I condilomi vulvari sono simili alle verruche che si possono manifestare in altre parti del corpo. Si diffondono più facilmente in condizioni di umidità elevata e sono più frequenti in caso di aumento delle perdite vaginali, come nel caso della candidasi vaginale.

    Terapia

    I condilomi più piccoli possono essere trattati con applicazioni di podofillina, quelli più grandi richiedono la rimozione chirurgica.
    Nel trattamento di queste lesioni è sempre raccomandabile poter effettuare l'esame istologico di tutta la lesione asportata. 
    Se non trattate possono persistere per diversi mesi e persino anni. Le lesioni possono aumentare di numero e spargersi in zone anche distanti. Con il passare del tempo, se non trattate, possono anche scomparire.

    Prevenzione

    Poiché i condilomi si possono trasmettere con rapporti non protetti, in caso se ne riscontri la presenza, anche il partner andrà attentamente controllato ed eventualmente curato.

     
    Top
    .
  6. Massimiliano Varrese Fans Club
        +1   -1
     
    .

    User deleted





    GONORREA

    La gonorrea è un'infezione dovuta ad un batterio Gram-negativo, la Neisseria Gonorrhoeae. Si tratta di una delle più comuni infezioni batteriche a trasmissione sessuale e perciò il suo controllo è una priorità per la sanità pubblica: è obbligatoria la sua denuncia.


    Sintomi


    I sintomi si manifestano dopo 2-7 giorni dal contagio. Sono molto più evidenti nei maschi, che presentano un'emissione mucopurulenta a livello dell'uretra (il dotto che porta l'urina dalla vescica all'esterno del corpo) con bruciore e frequente stimolo alla minzione. Può portare a epididimiti, ovvero l'infiammazioni dell'epididimo.


    Organo genitale maschile


    Se l'infezione si estenda anche alla prostata, il passaggio dell'urina viene impedito, anche se in modo parziale.
    Nelle femmine spesso si sviluppa in modo asintomatico o con pochi sintomi. Oltre all'uretra l'infezione può interessare la vulva, la vagina e la cervice uterina. Le manifestazioni possono complicarsi in malattia infiammatoria pelvicha (PID - Pelvic Inflammatory Disease).


    Organi genitali femminili


    Le infiammazioni pelviche si possono diffondere dal tratto genitale inferiore coinvolgendo prima le tube di Fallopio e poi le ovaie. La conseguenza dell'infiammazione è spesso la sterilità. I sintomi hanno inizio con dolore addominale, accompagnato da stanchezza, brividi e febbre bassa. In seguito compare un dolore localizzato.


    In caso di rapporti anali può causare proctiti, infiammazioni della regione ano-rettale, mentre con rapporti orali può causare faringiti.


    Il batterio Neisseria Gonorrhoeae


    E’ un cocco Gram-negativo, asporigeno, aerobio obbligato, ossidasi positivo, immobile, che si presenta all'esame microscopico con l'aspetto caratteristico di "chicco di caffè". E' molto sensibile agli agenti chimico-fisici, per cui il suo habitat naturale è ristretto alle mucose dell'uomo che è anche l'unico serbatoio di questo patogeno.












    Diagnosi


    Una prima diagnosi può essere effettuata con l'osservazione del secreto essendo il colore e la consistenza molto specifici.
    La diagnosi della gonorrea si effettua mediante esame microscopico o colturale della secrezione. Identificare la presenza del gonococco nella coltura batterica è tuttavia difficile per il fatto che il batterio è termosensibile, quindi prelevato dal sito dell'infezione tende a morire rapidamente. 


    Terapia


    La Gonorrea è curata con antibiotici, quali penicillina, tetracicline ed eritromicina. Recentemente si registra la crescente frequenza, anche in Italia, di infezioni dovute a ceppi con una elevata resistenza verso la penicillina, la spectinomicina e altri antibiotici. 


    Poichè i soggetti infettati dalla Gonorrea spesso presentano anche la Clamidia, che ha sintomi analoghi o può essere asintomatica, un'attenta valutazione di questa eventualità deve essere effettuata.


    Tutti i partner che hanno avuto rapporti recenti con pazienti affetti da gonorrea dovrebbero essere sottoposti a controllo ed eventualmente a trattamento a fini epidemiologici anche prima che siano disponibili gli esiti degli esami colturali.


    Prevenzione


    Si può trasmettere o prendere la gonorrea attraverso rapporti vaginali o anali non protetti. Prevenzione significa affrontare le relazioni sessuali con responsabilità: limitare il numero di partners, utilizzare profilattici e, se si ritiene di essere infettati, evitare contatti sessuali fino alla completa guarigione.

     

    Edited by Massimiliano Varrese Fans Club - 28/6/2005, 02:13
     
    Top
    .
  7. Massimiliano Varrese Fans Club
        +1   -1
     
    .

    User deleted





    LA SIFILIDE: il terribile "mal francese", oggi debellato


    LA SIFILIDE (LUE)


    Secondo la tradizione, la sifilide venne introdotta in Europa dall'America ad opera dei marinai di Cristoforo Colombo e poi diffusa in Italia dai soldati dell'armata di Carlo VIII causando un'epidemia che si abbatté su tutta l'Europa verso la fine del '400. In Italia il morbo si manifestò in forma epidemica nel 1494 con l'assedio di Napoli ad opera delle truppe francesi al comando di Carlo VIII. Per questo motivo nella nostra penisola fu chiamato il "mal francese" mentre in Francia il "mal napolitain".
    Questa teoria "americanista" sull'origine della malattia è stata però contestata da autorevoli studiosi di storia della medicina, anche se non ci sono evidenze scientifiche determinanti per negarla definitivamente.
    In ogni caso, solo nella prima metà del novecento la scoperta della penicillina trasformò un morbo che seminava morte e disperazione in una malattia curabile.


    Sintomi ed evoluzione della malattia


    Causata da un batterio, il Treponema pallidum, si evolve in tre fasi:

    SIFILIDE PRIMARIA
    Periodo di incubazione 2/6 settimane. Compare in sede genitale (nell'uomo nel solco balano-prepuziale o sul prepuzio; nelle femmine sulle grandi labbra o piccole labbra e nel fornice ) il "sifiloma", cioè un nodulo eroso in superficie nella sua parte centrale e che guarisce spontaneamente. 


    Nelle vicinanze si sviluppa un gonfiore alle ghiandole linfatiche, mentre il sifiloma cicatrizza lentamente in circa un mese.


    SIFILIDE SECONDARIA
    Quando il sifiloma è cicatrizzato, si sviluppa il secondo stadio della malattia con febbre, eruzione cutanea generalizzata (sifilodermi eritematosi - rosolea), infiammazione alla gola e gonfiore alle ghiandole linfatiche in tutto il corpo.
    In rari casi l'infiammazione provoca meningite

    Segue una fase di latenza clinica che in un terzo dei casi determina la guarigione spontanea, dimostrata dalla negativizzazione di quei test seriologici che si erano positivizzati durante la prima fase, in un terzo dei casi rimane asintomatica anche se non si verifica tale negativizzazione, ad indicare che il " Treponema pallidum" è sempre presente nell'organismo. Nel rimanente terzo dei casi si manifestano le lesioni cliniche della lue terziaria, oggi per fortuna estremamente rare grazie alla terapia antibiotica.

    SIFILIDE TERZIARIA
    In assenza di cure, dopo alcuni mesi, o anche anni (fino a 25) dalle manifestazioni della sifilide secondaria, appare la lesione sifilitica terziaria. Le lesioni terziarie attaccano le valvole cardiache e indeboliscono le pareti dei vasi sanguigni principali.
    L'infezione attacca anche il cervello e il midollo spinale causando alienazione mentale con paralisi generalizzata o perdita della coordinazione muscolare. In effetti però la sifilide terziaria può colpire tutti gli organi ed apparati e quindi causare un quadro clinico polimorfo


    Terapia


    Nella sifilide recente la terapia antibiotica è quella oggi elettiva e l'antibiotico di prima scelta è la benzilpenicillina. Il trattamento porta ad una guarigione completa ed alla negativizzazione dei test sierologici. 
    E' bene comunque dopo la cura effettuare costanti controlli fino alla certezza che l'infezione sia veramente eliminata. Se necessario si replica il trattamento.

    Nella sifilide latente lo schema del trattamento è identico. In caso di recidive, la prognosi è più severa e la terapia va ripetuta con dosi più elevate e per un periodo più lungo. La terapia della sifilide tardiva dà risultati meno soddisfacenti. 

    Purtroppo la penicillina è in grado solamente di eliminare l'infezione, non i danni che si possono essere gia verificati nelle valvole cardiache, nei nervi e in tutti gli altri organi.


    Il batterio Treponema pallidum


    L'infezione è causata da un batterio, il Treponema pallidum, spirochete della lunghezza di 6-15 micron. Si tratta di batteri spiraliformi, lunghi bastoncini incurvati a forma elicoidale molto mobili e flessibili. 








    Prevenzione


    Circa un terzo delle persone che hanno rapporti con soggetti che hanno manifestazioni contagiose in atto (sifilide primaria, secondaria e latente iniziale), possono essere infettati.
    Anche in questo caso prevenzione significa affrontare le relazioni sessuali con responsabilità: limitare il numero di partners, utilizzare profilattici e, se si ritiene di essere infettati, evitare contatti sessuali fino alla completa guarigione.


    Sifilide congenita


    Si parla di sifilide congenita nel caso di trasmissione della malattia durante la gravidanza al feto (normalmente attraverso la placenta) o, più raramente, attraverso contatto con lesioni infette durante il passaggio nel canale del parto, oppure con lesioni del capezzolo durante l'allattamento.
    L'infezione del feto può avvenire ad ogni stadio della gravidanza e in qualunque fase dell'infezione materna e avviene in assenza di terapia nel caso di madre affetta da sifilide primaria o secondaria, scende al 40% durante lo stadio di latenza precoce e al 6-14% durante lo stadio latente tardivo. 
    Con un'infezione precoce e in assenza di terapia si possono verificare aborto, nascita di un feto morto, parto prematuro.
    Alla nascita l'infezione può essere clinicamente manifesta o silente (fino al 50% dei casi); se non trattata i sintomi possono manifestarsi dopo mesi o anni.
    Anche in questo caso la terapia di elezione è la penicillina, alla stessa stregua delle pazienti non gravide
    .

     
    Top
    .
  8. Massimiliano Varrese Fans Club
        +1   -1
     
    .

    User deleted





    CHLAMYDIA, UN' EPIDEMIA SILENZIOSA

    Nonostante la Chlamydia sia una delle malattie sessualmente trasmissibili più diffuse, molta gente non ne conosce neanche il nome: si tratta di un'infezione dovuta ad un batterio, la Chlamydia Trachomatis.
    Due circostanze sono particolarmente preoccupanti:



    1. circa il 70% delle donne che ne sono affette non lo sanno per mancanza di sintomi
    2. la presenza di chlamydia è più alta tra le femmine sessualmente attive con meno di 20 anni

    Eppure basterebbe una breve cura antibiotica per debellarla...


    Sintomi


    I primi sintomi sono un certo bruciore quando si urina. Si manifestano da una a tre settimane dopo l'esposizione e possono essere molto lievi. Nel 75% dei casi per le donne e nel 50% dei casi per gli uomini l'infezione è addirittura asintomatica, per cui la malattia è diagnosticata per le complicanze che sviluppa.


    Nelle femmine è responsabile di cerviciti, malattie infiammatorie pelviche (PID - Pelvic Inflammatory Disease) e salpingite (infiammazione delle tube di Fallopio).


    Organi genitali femminili


    Le infiammazioni pelviche si diffondono dal tratto genitale inferiore coinvolgendo prima le tube di Fallopio e poi le ovaie. La conseguenza dell'infiammazione è spesso la sterilità. I sintomi hanno inizio con dolore addominale, accompagnato da stanchezza, brividi e febbre bassa. In seguito compare un dolore localizzato.
    Durante una gravidanza, s


    Nei maschi provoca uretriti e epididimiti. L'uretrite è l'infiammazione dell'uretra (il dotto che porta l'urina dalla vescica all'esterno del corpo), mentre l'epididimite è l'infiammazione dell'epididimo.


    Organo genitale maschile


    In caso di rapporti anali può causare proctiti, infiammazioni della regione ano-rettale.


    Trascurare questa infiammazione può essere causa di infertilità: nelle donne l'azione del batterio distrugge le tube e nell'uomo porta all'occlusione dei deferenti.


    Il batterio Chlamydia Trachomatis


    Il termine Chlamydia è derivato dal greco chlamys, "spalle coperte da un mantello", e descrive il meccanismo di inclusione nel citoplasma della cellula da parte del batterio che "ricopre" il nucleo della cellula infettata. E' un parassita intracellulare che colpisce esclusivamente gli umani e
    fu isolato per la prima volta nel 1963 come batterio, mentre precedentemente si pensava fosse un virus.











    ClamydiaInclusione di una cellula da parte della Clamydia

    Diagnosi


    L'infezione da Clamidia può facilmente essere confusa con la gonorrea perché i primi sintomi sono analoghi e spesso si trasmettono insieme. Il metodo di diagnosi più affidabile consiste nel prendere un campione delle secrezioni dall'area genitale del paziente e farlo quindi sviluppare in un tessuto di coltura specifico in laboratorio, per analizzarlo poi in seguito.
    Le colture uretrali e della cervice hanno una sensibilità del 70-90% e una specificità del 100%. In effetti, questi esami, oltre ad avere un grado di specificità variabile, sono costosi e richiedono un'attesa di 3-7 giorni per ottenere dei risultati. Inoltre, per eseguire gli esami colturali negli uomini bisogna prelevare i campioni tramite il tampone uretrale, procedura inaccettabile per molti individui asintomatici.
    Attualmente sono disponibili diversi test non colturali che hanno diversi vantaggi, tra cui l'essere di più facile e rapida esecuzione ed elaborazione, meno costosi e più facilmente disponibili.


    Terapia


    Una cura antibiotica con azitromicina o doxiciclina è la cura più comune. Come effetti collaterali si possono avere diarrea, nausea, dolori addominali e vomito.
    In alternativa, possono essere utilizzati altri antibiotici (come, ad esempio, tetracicline ed eritromicine).


    Prevenzione


    Si può trasmettere o prendere la Chlamydia attraverso rapporti vaginali o anali non protetti. Prevenzione significa affrontare le relazioni sessuali con responsabilità: limitare il numero di partners, utilizzare profilattici e, se si ritiene di essere infettati, evitare contatti sessuali fino alla completa guarigione.

     
    Top
    .
  9. Massimiliano Varrese Fans Club
        +1   -1
     
    .

    User deleted





    MOLLUSCO CONTAGIOSO
      
    MOLLUSCO CONTAGIOSO

    Si tratta di una malattia della pelle causata da un virus "Molluscum contagiosum virus" (MCV) che normalmente causa una o più piccole lesioni che si manifestano a forma di nodulo di qualche millimetro di diametro, di colorito roseo, con una caratterista ombelicatura centrale.


    Molluscum contagiosum virus


    Normalmente si tratta di infezioni benigne che si risolvono da sole. L'MCV era una volta prevalentemente una malattia infantile, ma poi è divenuta una malattia a trasmissione sessuale negli adulti.


    Come si trasmette il virus


    Il mollusco contagioso può essere trasmesso per contatto cutaneo (non necessariamente mucose) o attraverso piccole lesioni. La trasmissione attraverso contatti sessuali è la più comune tra gli adulti. Può infine essere trasmesso attraverso oggetti, quali asciugamani o vestiti che vengono in contatto con le lesioni. Il periodo di incubazione varia da 2 a 3 mesi con un minimo di una settimana e fino ad un massimo di 6 mesi.


    Virus MCV


    Sintomi


    I noduli si manifestano normalmente sulle cosce, le natiche, l'inguine e sul basso addome degli adulti e possono occasionalmente comparire sui genitali esterni e nella regione anale.
    I bambini normalmente sviluppano lesioni sul viso, sul tronco, le gambe e le braccia.


    Le papule possono essere piccole protuberanze che si sviluppano in un periodo di diverse settimane in grandi noduli. Possono essere di color carne, bianco/grige o tendenti al giallo. Possono causare prurito o macchie scure nell'area. Possono durare tra 2 e 4 anni. Soggetti con l'AIDS o altri problemi al sistema immunitario possono manifestare manifestazioni più estese.


    Noduli


    Diagnosi


    Viene normalmente effettuata sulla base dell'aspetto delle lesioni. Il virus MCV può essere individuato in laboratorio.


    Trattamento


    Sebbene la remissione spontanea sia relativamente frequente, si suggerisce di asportarli per evitare il rischio di autoinoculazione e di trasmissione ad altri soggetti. L’eradicazione locale può essere effettuata ricorrendo all’applicazione di preparati come l’acido tricloro-acetico (due applicazioni a distanza di alcune ore circoscrivendo con vaselina la lesione per proteggere il tessuto sano circostante). Anche un altro prodotto utilizzato nel trattamento dei condilomi acuminati sembra indicato nella terapia del mollusco contagioso, specie quando non siano tollerati approcci più aggressivo in presenza di numerose lesioni.Si tratta dell’imiquimod, un immuno-modulatore che stimola la produzione di interferon alfa e di altre citochine. Il preparato viene applicato tre volte alla settimana e lasciato agire per 6-10 ore prima di essere rimosso. Il ciclo di terapia dura in genere tra uno e quattro mesi. L’alternativa a questi trattamenti è rappresentata dall’ablazione chirurgica o dalla crioterapia.
    Le infezioni possono manifestarsi nuovamente e non è del tutto chiaro se ciò sia dovuto e nuove infezioni o a fenomeni di latenza.


    Prevenzione


    Poichè la forma di trasmissione sessuale è la più comune tra gli adulti, bisognerebbe evitare anche contatti cutanei con soggetti infetti. L'uso del preservativo protegge il pene e la vagina da infezioni, ma non protegge dal contatto in zone come lo scroto o l'area anale.
    Il contatto, anche protetto, con prostitute o transessuali infetti da HIV può costituire un rischio notevole per questa infezione.




    http://www.benessere.com
     
    Top
    .
8 replies since 28/6/2005, 00:57   24262 views
  Share  
.