Massimiliano Varrese è EUGENIO in 'Fuoco su di me'

Un film di Lamberto Lambertini

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  1. §-Michelle-§
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    17/01/2005
    Sul set
    Fuoco su di me
    Pasquale Lubrano

    Dall'esperienza indiana alla Graziella di Lamartine. Intervista al regista Lambertini.


    Abbiamo incontrato il regista Lamberto Lambertini a Napoli, sul set di Fuoco su di me, che ha ricevuto la qualifica di film di interesse culturale nazionale.
    Regista teatrale, scrittore, è alla sua seconda prova cinematografica dopo Vrindavan Film Studios, il primo film italiano girato completamente in India.
    Abbiamo potuto realizzarlo - spiega - perché un amico indiano, il grande regista Goutam Ghose, ha messo a nostra disposizione un suo cast, la sua troupe ed ha persino recitato per noi nel film.

    Cosa conserva di questa esperienza dell'India?

    Mentre noi occidentali siamo molto concettuali, lì ho riscoperto la lezione antica che nel fare c'è l'intuizione, la riflessione, per cui il fare diventa il pensiero più spirituale. Quando con le mani fai qualcosa è come se tu stessi pregando.
    Per questo ho desiderato fortemente che qualche attore di lì potesse partecipare al film.

    Un desiderio che si è avverato?

    Sì, l'attrice che ha interpretato Vrindavan, Sonali Kulkarni, è la protagonista del film, liberamente ispirato al romanzo Graziella di Lamartine. Si è creata subito un'intesa tra gli operatori della troupe e il cast degli attori, per cui si lavora bene. Quando c'è rispetto della professionalità di ciascuno, l'essere di nazionalità e di culture diverse arricchisce il progetto.
    Oltre a Sonali, a dare volto e voce a don Nicola è il grande attore egiziano Omar Sharif. Abbiamo un bravo attore ungherese, Zoltan Ratoti, nella parte di Murat, e sarà l'Orchestra sinfonica di Bucarest a curare le musiche del film.


    Eugenio è l'italiano Massimiliano Varrese
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    La storia è ambientata nel 1815. Sono gli ultimi giorni di Gioacchino Murat, re di Napoli, imprigionato dai Borboni, e la frase che dà il titolo al film è riferita proprio alla morte di Murat, che in certo modo diresse la sua esecuzione. Murat è don Nicola, nobile napoletano e nonno del giovane Eugenio, che scrive un suo diario su quei giorni.
    Ho cercato di salvare in maniera pregnante il personaggio della fanciulla, così ricco di interiorità, di bellezza e di purezza. Mi sembrava la donna ideale capace di suscitare in Eugenio quella maturazione umana e spirituale che lo fa uomo nel senso più alto del termine e lo induce a rifiutare la guerra. Nonostante imperversino nel cinema sensualità e sesso, ho conservato la storia in purezza così come Lamartine l'aveva scritta.

    Il film interesserà i giovani?

    La maturazione che avviene in Eugenio è tipica di tanti giovani di oggi che rifiutano la violenza della guerra e scelgono ideali assoluti come l'amore e la pace. Il personaggio di Graziella rappresenta non la purezza sciocca della popolanella, ma quell'incredibile, inarrivabile cultura fatta di millenni di sapienza e di gesti, di riti anche familiari e di autentica religiosità. Religiosità che il mondo colto ha spesso perduto e che può ritrovare nell'amore per l'umanità.

    Seguendo il lavoro sul set, si rimane colpiti dalla sua attenzione soprattutto al rapporto con gli attori.

    Dico sempre a me stesso: punta ad amare le persone; ogni espressione del viso non deve essere casuale e lascia che la verità di quella persona venga fuori proprio amandola. Devo dire che l'esperienza teatrale con la Compagnia di Concetta e Peppe Barra, nonostante tutto, era così.
    Con gli attori e gli operatori, oltre ad un rapporto professionale, c'era un rapporto di affetto; e questo mi permetteva di scrivere in quegli anni la mia storia, che coincideva con quella del mio teatro.

    Lamartine ha affermato spesso che la famiglia umana è una, che bisogna rifiutare la guerra, abolire la pena di morte, vivere la fraternità...

    Se c'è fraternità, scambio sincero, allora nascono idee nuovissime. E l'umanità ha prodotto queste idee quando la scintilla dello scambio è avvenuta tra filosofie, religioni, culture.
    Se si vive nella dimensione del dono reciproco, a sera, dopo una giornata apparentemente come tante, vengono quelle due o tre idee creative, che sono il nostro futuro.

    Bisogna però credere in questa dimensione della reciprocità e viverla.

    Sì, ma non avendo fretta.
    C'è nella nostra vita un diritto alla indeterminatezza soprattutto quando si è giovani e si vuole cercare e fare esperienza. Il protagonista maschile di Fuoco su di me è un giovane che ha amato Napoleone ma non vuole fare le rivoluzioni nel sangue, e rifiuta questa determinazione violenta della storia. È in qualche modo quello che si ripete anche oggi in tanti nostri giovani.
    Nel film c'è questo invito all'abbandono nel presente, non nel senso degli hippy che se ne vanno dalla società civile, ma nel senso di liberarsi dai preconcetti per spaziare intorno a noi e cogliere il positivo ovunque.

    Con questo nuovo film conservi lo stesso entusiasmo che ha caratterizzato il primo?

    Assolutamente. C'è qualcosa che lega molto il modo di essere della gente indiana al mondo di Napoli.
    Penso, per esempio, alla purezza del sorriso, a questo scambio vitale di affetti, attraverso gesti, sguardi, contatti anche fisici. In India ho incontrato il sorriso, profondo, vero, intenso in Madre Teresa, nei santi, ma anche tra gli uomini comuni. Nel sorriso è racchiuso il modo di rapportarsi con gli altri.


     
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  2. §-Michelle-§
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    FUOCO SU DI ME (opera seconda)





    titolo originale:


    FUOCO SU DI ME


    regia:




    cast:




    sceneggiatura:




    produzione:




    paese:


    Italia
    anno:


    2005

    status:


    In postproduzione (02/06/2005)

    1815. Nel Regno di Napoli regna ancora Gioacchino Murat che sta raccogliendo un grande esercito per mettersi alla testa del nascente sogno dei Patrioti: unire l’Italia. Eugenio dopo un lungo esilio in Francia (fallita la Repubblica Partenopea del 1799), torna nella casa principesca di Napoli, dove vive ancora il nonno paterno uomo affascinato da misteriose ricerche scientifiche. Il giovane, però, dopo una lunga convalescenza in seguito ad una ferita ricevuta in battaglia, non è più sicuro tornare nell’esercito. Al contrario del cugino Aymon che ha rinunciato a tutto a favore degli impegni politici. Eugenio durante una delle sue fughe solitarie in mare viene colto da una tempesta e sbattuto sull’isola di Procida dove lo salva un frate eremita, Masseo. Sull’isola ha modo di conoscere Graziella una giovane ragzza che lo aiuterà a riprendersi.
    Gli eventi storici e politici precipitano. Napoli torna in mano ai Borboni, regna il caos…
    Liberamente ispirato al romanzo Graziella di Lamartine.


    Edited by Massimiliano Varrese fc - 1/9/2005, 07:23
     
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  3. §-Michelle-§
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    Sonali Kulkarni


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  4. MaryFansMassimiliano
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    ...A gennaio di quest'anno, ho finito di girare un film in costume ambientato nell'800, "FUOCO SU DI ME" che presenteranno probabilmente a Venezia!

    Interpreto la parte principale di Eugenio, un nobile napoletano che torna in patria dopo una battaglia in Francia!

    Inizia a vedere la vita da un altro punto di vista, comincia una ricerca spirituale, capisce che la nobiltà e la divisa non servono a niente...

    Apprezza la vita degli altri, passa il tempo insieme ai pescatori, ai barboni, comincia a scrivere tutto quello che vede e sente, diventa quasi un poeta, alla continua ricerca di se stesso.....

    Dopo un naufragio si ritrova in un isola...&............

    Durante il film, ho dovuto perdere 6 kili e riprenderne 10 nel giro di 8 settimane..
    Ho girato questo film a Napoli, una città estremamente affascinante, dove ho trovato tanti Amici...

    ...Ultimamente ho finito il doppiaggio x questo film che assomiglia abbastanza alla mia vita!



    http://www.massimilianovarrese.com

    Edited by MaryFansMassimiliano - 26/6/2005, 15:04
     
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  5. MaryFansMassimiliano
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    ...Ultimamente i giovani stanno ricercando emozioni vere, sentimenti autentici. Molti miei amici si stanno fidanzando - fino a ieri era un fuori tempo fidanzarsi -, e cercano storie lunghe perché vogliono l'amore vero, quell'amore che non hanno trovato in casa dove, semmai, i genitori sono separati.



    Fuoco su di me è una favola d'amore ambientata nell'Ottocento, ma con valori attuali. Il fatto che Eugenio, pronto a tornare in battaglia, dinanzi ai nemici si libera delle armi e della divisa militare, vuole farci capire che noi tutti dovremmo mettere da parte le armi e cercare di dialogare di più, comunicare con le parole, cercare di ascoltarci e capirci....

    La maturazione che avviene in Eugenio è tipica di tanti giovani di oggi che rifiutano la violenza della guerra e scelgono ideali assoluti come l'amore e la pace..




    http://www.massimilianovarrese.com

    Edited by MaryFansMassimiliano - 26/6/2005, 15:08
     
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  6. MaryFansMassimiliano
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    Nel film é presente Omar Shariff,
    una persona GRANDISSIMA che mi ha dato dei consigli unici,
    insegnandomi a lavorare x la scena.




    Nel film si rappresentano gli ultimi giorni di Gioacchino Murat,
    re di Napoli, imprigionato dai Borboni, e la frase che dà il titolo
    al film è riferita proprio alla morte di Murat, che in certo modo
    diresse la sua esecuzione.





    http://www.massimilianovarrese.com

    Edited by MaryFansMassimiliano - 26/6/2005, 15:15
     
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  7. MaryFansMassimiliano
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    Sonali Kulkarni


    ...L'attrice indiana che ha interpretato
    Vrindavan, Sonali Kulkarni, è la protagonista del film insieme a me...


    Si è creata subito un'intesa tra gli operatori della troupe e noi del cast, per cui si lavorava molto bene.



    Quando c'è rispetto della professionalità di ciascuno, l'essere di nazionalità e di culture diverse arricchisce il progetto...



    http://www.massimilianovarrese.com

    Edited by MaryFansMassimiliano - 26/6/2005, 15:14
     
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  8. Panacea77
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    Non me lo perderò proprio questo film aspetto solo che esca nelle sale per andarlo a vedere.
    Massimiliano avrò dato prova della sua bravura come sempre!!!!
     
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  9. Panacea77
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    Sempre grande Massi in ogni cosa che fa




     
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  10. vado_a_Panama
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    Da non perdere questo film con Massimiliano



     
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  11. bellascema
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    lo andrò a vedere sicuramente...
     
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  12. Lacrima Blu
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    Tutte a cinema a vedere il Massimiliano


     
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  13. Soledad*
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    Interessante la trama per tutti gli intrecci e risvolti politici e storici.


    Ma che ce frega della trama poi?

    Andremo a vederlo solo perchè c'è il principe dagli occhi azzurro/verdi che tutte sognano

     
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  14. PiccolastellA
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    Sole la prima a sograrlo la notte sei te
     
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  15. MaryFansMassimiliano
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    Trama




    Napoli 1815, ultimi mesi del regno di Gioacchino Murat. Trionfi e tragico epilogo di quel re che seppe infiammare e trascinare il popolo napoletano nel sogno, forse prematuro, di un’Italia unita e indipendente.

    In quel tempo il giovane Eugenio, dopo anni di lontananza in Francia, torna a Napoli, sua città natale, a causa di una ferita riportata in battaglia, richiamato dall’amatissimo nonno, vecchio aristocratico alle prese con la stesura di un suo “Diario Napoletano”.

    Nella lunga convalescenza, affascinato e confuso dalla magmatica e contraddittoria realtà di questa capitale europea, Eugenio riscoprirà le sue mai dimenticate radici, finirà per dubitare delle sue acquisite certezze, sognerà altre strade più vicine alla natura e allo spirito del popolo.L’esperienza dolorosa e sconvolgente dell’amore assoluto darà nuova forza al suo viaggio.

    Un viaggio iniziatico dall’oscurità alla luce che nemmeno la potenza distruttiva della guerra sarà in grado di arrestare !


    http://www.massimilianovarrese.com
     
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14 replies since 20/6/2005, 21:50   871 views
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