(¯·.¸  Massimiliano Varrese Fan Forum  ¸.·´¯) ~ sWeeT LifE ~

Posts written by David Guetta_

  1. .

    Intervista a Raoul Bova:l'amore, la gelosia e la crisi! by www.starlit.tv

  2. .

    Tutt'altro che Casta, Laetitia hot

    Attrice in topless agli Oscar francesi


    1/3/2010


    jpg


    Laetitia Casta fa girare la testa. E non solo a Stefano Accorsi, il suo compagno, da cui ha avuto due figli, ma a tutti i fan. L'attrice 32enne si è presentata sul palco dei César, gli Oscar francesi, con un vestito di tulle nero completamente trasparente, che non lasciava nulla all'immaginazione. Seno al vento e nessun imbarazzo per Laetitia che ha dimostrato di essere proprio in gran forma.

    L’abito di Yves Saint Laurent del 1968 era di velo nero con sparsi qua e là dei ricami in pizzo a forma di fiorellini che coprivano un po’ di pelle.

    Il seno comunque era decisamente scoperto, ma l’attrice non ha mostrato alcun imbarazzo. Anche l’acconciatura dell’attrice era in stile anni Sessanta.

    La Casta, applauditissima e molto fotografata sul palco del Theatre du Chatelet di Parigi, ha consegnato il premio al miglior attore non protagonista.

    orig_C_0_articolo_475234_listatakes_itemTake_0_immaginetake

    fonte
  3. .
    Laetitia, sexy pin up in copertina

    C_2_fotogallery_1003644__ImageGallery__imageGalleryItem_0_image
    Il magazine Glamour, che l'ha voluta sulla copertina di luglio la definisce una "Diva Forever" e lei, la bellissima Laetitia Casta, 33 anni, il titolo se lo merita tutto. Sexy e ammiccante nelle vesti di una venditrice di pesce in un look dai toni "sixties", la splendida modella francese, madre di tre figli, posa per una serie di scatti che rendono omaggio alla sua irresistibile sensualità e femminilità.

    C_2_fotogallery_1003644__ImageGallery__imageGalleryItem_1_image

    C_2_fotogallery_1003644__ImageGallery__imageGalleryItem_2_image

    C_2_fotogallery_1003644__ImageGallery__imageGalleryItem_3_image

    C_2_fotogallery_1003644__ImageGallery__imageGalleryItem_4_image



    fonte
  4. .
    22.08
  5. .
    :hola: :estate:
  6. .
    animeboysanimeguys37862k animevy jpg png boyfux png jpg jpg Yaoi_Emoticon_by_LilyFlare Yuri_Emoticon_by_LilyFlare jpg jpg jpg jpg jpg jpg jpg jpg jpg jpg jpg jpg jpg jpg rebee Taylor JB Kyle Cole Pierre addy jhonn lauraa jameees Fried hopee Ada
  7. .
    fresco
  8. .
    pong
  9. .
    16.06
  10. .
    n_amywinehouse1


    Amy Winehouse

    Il 23 luglio 2011 la cantante è stata trovata morta nella sua casa di Camden Square nel borough di Camden a nord di Londra.
  11. .
    00.19
  12. .
    23.29
  13. .


    Kung Fu Panda 2

    Durata: 01:01
    Tipo: Teaser trailer in versione italiana



    Teaser trailer in versione italiana



    fonte
  14. .


    04 Ottobre 2010 - Conferenza
    "Una sconfinata giovinezza"
    Intervista al regista e al cast.
    di Francesco Lomuscio

    In occasione dell'uscita di "Una sconfinata giovinezza", il regista Pupi Avati ha incontrato a Roma la stampa, affiancato dal cast, per presentare il film, interpretato anche dal compianto Vincenzo Crocitti che è stato omaggiato tramite un applauso introduttivo.

    Come è nata questa storia?
    Pupi Avati: La ragione per cui è nata questa storia è il rapporto che una persona come me, quindi più che adulta, ha con il tempo. Se andiamo a guardare il mio cinema, ci accorgiamo che molti dei miei film guardano con affettuoso rammarico al mio passato, si avverte una certa necessità di tornare sul luogo e di riproporlo. Oggi, la mia nostalgia riguarda la mia infanzia, infatti il film si sarebbe dovuto intitolare "Una sconfinata infanzia".

    Perché il protagonista è un giornalista sportivo?
    Pupi Avati: Perché il giornalista usa le parole, sono il suo elemento essenziale, privarlo di esse sarebbe come privare me della macchina da presa.

    Cosa possono dirci Francesca Neri e Fabrizio Bentivoglio di questa esperienza?
    Francesca Neri: Questo è uno di quei ruoli che, prima o poi, un'attrice vuole interpretare. Ho lavorato sulla dignità di questa donna e, a partire dal primo giorno, l'ho vissuta come un work in progress. Con Fabrizio, abbiamo vissuto tre settimane veramente come se stessimo vivendo un viaggio d'amore e tutte quelle sensazioni. E, forse, la cosa più bella è proprio la trasformazione dell'amore coniugale in amore materno.
    Fabrizio Bentivoglio: Io non avevo mai girato così tanto all'interno di un teatro di posa, quindi, per uno come me, abituato a fare un cinema che si svolge principalmente in strada, stare tutto quel tempo dentro Cinecittà è stata un'esperienza fantastica. Prima di leggere la sceneggiatura, nell'ascoltare la storia raccontata da Pupi sembrava quasi che si trattasse di una favola per bambini.

    Per il personaggio di Lino vi siete forse ispirati al Peter Sellers di "Oltre il giardino"?
    Fabrizio Bentivoglio: No, non ho mai pensato a "Oltre il giardino", nonostante Charles il giardiniere fosse uno dei miei personaggi preferiti. Poi, spesso non prendo ispirazione da personaggi visti nei film, ma da persone vere.

    Questo è il terzo film che Francesca Neri gira con Pupi Avati…
    Francesca Neri: Sì, è vero. Io dico sempre che stiamo facendo un pezzettino di strada insieme. Pupi è un bravissimo regista, mi fa veramente sentire ogni volta di crescere un po' di più, sia come donna che come attrice e, per una come me, non più così giovane, ciò rappresenta una grande cosa.

    A questo punto, ascoltiamo cosa possono raccontarci gli altri attori…
    Lino Capolicchio: La telefonata di Pupi è stata: "Mi dispiace Lino, ma ho un personaggio per te" (ride). Pupi non so come definirlo, un padre, un fratello maggiore, per me dirgli di no è impossibile, non lo farei neanche sotto tortura. La cosa più emozionante è stato l'incontro con Francesca, perché, forse voi non lo sapete, ma io sono stato il suo scopritore. Infatti, quando insegnavo al Centro sperimentale di cinematografia, la mattina del suo esame di ammissione io dovetti sostituire Sergio Leone e incontrai questa ragazza molto carina, ma incapace sia di sostenere un provino che di aprire bocca; però, avevo capito che in lei c'era dell'interiorità. Inoltre, su questo set ho ritrovato Serena Grandi, che conobbi quando aveva diciassette anni e portava le treccine su un viso delizioso. Stavo girando "Jazz band" con Pupi e me la presentò una comparsa dicendomi che una sua amica voleva conoscermi. Non avrei mai immaginato che un giorno avrebbe fatto l'attrice.
    Serena Grandi: Sì, è tutto vero. Io ringrazio Pupi per avermi chiamata per la seconda volta, dopo "Il papà di Giovanna". Mi ha cambiato la carriera e anche la vita.
    Manuela Morabito: Io me la batto con Lino Capolicchio, perché questo è il sesto o settimo film che faccio con Pupi. Sono immensamente grata ai fratelli Avati, perché sono persone di antichi e grandi valori, si apprende molto da loro.





    fonte
  15. .
    Recensione

    Una sconfinata giovinezza
    Scorrendo la lunga filmografia di Pupi Avati, tra una "Storia di ragazzi e di ragazze" (1989) e "Gli amici del Bar Margherita" (2009), non si può fare a meno d’intuire una certa, fondamentale importanza che i ricordi hanno per il prolifico cineasta bolognese classe 1938.
    Quindi, c’era da immaginarsi che, prima o poi, dall’autore de "Il regalo di Natale" (1986) sarebbe arrivata la vicenda del giornalista sportivo Lino Settembre alias Fabrizio Bentivoglio, il quale, sposato da venticinque anni con la docente di Filologia Medievale Chicca, interpretata da Francesca Neri, comincia ad accusare problemi di memoria, fino a compromettere in modo sempre più evidente il quotidiano svolgersi delle sue attività professionali e familiari e ad allontanarsi dal presente.
    Una vicenda che, inizialmente, non sembra altro che la versione ribaltata del riuscito "Away from her-Lontano da lei" (2006) di Sarah Polley, nel quale era Julie Christie ad essere affetta dal morbo di Alzheimer, mentre il marito Gordon Pinsent provvedeva ad accudirla.
    Ma Avati, che costruisce i circa 98 minuti di visione alternando il presente e un passato che, come un po’ in tutti i suoi film, viene raccontato facendo ricorso ad una fotografia dai toni seppia, prende tutta un’altra strada, mostrandoci una sorprendente Neri costretta a trasformare il proprio amore coniugale in un amore materno nei confronti del sempre più infantile (mentalmente parlando) compagno.
    Un Bentivoglio alle prese con una delle sue migliori interpretazioni, quest’ultimo, contornato da un cast decisamente in forma comprendente una riscoperta Serena Grandi, il compianto Vincenzo Crocitti, deceduto proprio a pochi giorni dall’uscita del film in sala, e gli immancabili Lino Capolicchio e Gianni Cavina, quasi ospiti fissi dei set avatiani.
    E, se nel corso della prima parte, durante la quale si tende a sguazzare tra risate amare e una certa nostalgia (basterebbe citare la pista per giocare con i tappi di latta alla gara ciclistica), non si fatica ad avvertire una narrazione piuttosto fiacca, la bellissima seconda spinge non poco verso la commozione lo spettatore, talmente coinvolto nel sempre più accentuato dramma di Lino da provare quasi l’impressione di rivivere le forti sensazioni degli horror d’ambientazione rurale sfornati dal regista, qui responsabile di quello che possiamo tranquillamente definire "un bel film".

    La frase:
    - "Ma è quello della televisione?"
    - "Mi sembra lui"
    - "Sta messo proprio male"

    Francesco Lomuscio

















    fonte
5717 replies since 25/9/2004
.