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Jane Alexander condurrà Misteromartedì 02 agosto 2011Mistero non poteva che affidarsi a mani migliori. Il programma di Italia1 dedicato a spiritismo e paranormale vedrà da settembre alla conduzione - di otto nuove puntate - una delle personalità femminili più intriganti dell’ultimo decennio tv.
Ci riferiamo a Jane Alexander, che dopo tanti ruoli estremi nella fiction italiana torna a fare la conduttrice, come ai tempi dei suoi primi passi catodici. Non tutti ricorderanno il suo esordio nella primissima La7 post TMC, che inaugurò l’era dei giochini telefonici notturni sulla generalista.
L’Alexander intratteneva il pubblico estivo della notte conducendo Call game: la sua voce calda e i doppi sensi hot di cui erano infarciti i suoi botta e i risposta diventarono cult per i nottambuli. Visto il successo, le fu poi affidato in autunno un programma tutto suo, il date show Blind date in onda alle 13.00.
Poi sono arrivati i molteplici ruoli di cattiva nella serie italiane, da Elisa di Rivombrosa (la sua Lucrezia Van Necker è passata alla storia) ad Anna e i Cinque, passando per Ho sposato un calciatore.
Sempre politicamente scorretta e intrigante come poche, la bella Jane non farà rimpiangere l’analfabeta Tarzan che l’ha “Misteriosamente” preceduta. Ad affiancarla nel programma Mediaset, oltre agli scialbi veterani Daniele Bossari e Marco Berry, ci sarà il mitico scrittore Andrea Pinketts, con la sua esperienza di giornalista investigativo e giallista.
Lanci di classe, con l’Alexander, sono assicurati.
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Il cucciolo difende il pasto dalle anatre4.8.2011Il video ha già fatto il giro della rete
16:00 - La lotta per la sopravvivenza sul web diventa cult, anche quando i protagonisti sono un cane e un gruppo di anatre. Il video, che sta facendo il giro della rete, mostra infatti il cucciolo difendere indomito la sua razione di cibo quotidiana. E poco importa se per stazza e numero parta svantaggiato, le agguerite anatre non riescono ad avere la meglio.
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5.28 -
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Calendario Serie A 2011/2012: si comincia con Udinese-Juventus, si finisce con Lazio-Inter
Udinese-Juventus sarà il match clou della 1° giornata di campionatoIl calendario della Serie A 2011/2012? Un lungo viaggio che comincerà con Udinese-Juventus (alla 1° giornata) e terminerà con Lazio-Inter (alla 38° e ultima giornata). In mezzo un mare di partite e di incroci interessanti.
Il Milan avrà un inizio difficile (con Lazio, Napoli e Udinese tra la 2° e la 4° giornata) e un finale soft fatta eccezione per la penultima giornata quando ci sarà il derby contro l’Inter (15 gennaio e 6 maggio 2012). I nerazzurri debutteranno invece contro squadre del Centro Sud come il Palermo e la Roma.
Nonostante le proteste del presidente Aurelio De Laurentiis (che ha lasciato in diretta lo studio dove si stava tenendo il sorteggio dopo aver chiesto partite più agevoli in concomitanza con gli incontri di Champions) il Napoli avrà una stagione tutto sommato equilibrata: le squadre ostiche nel finale saranno la Roma e il Palermo.
L’Udinese soffrirà particolarmente a metà stagione: nel finale di campionato il solo ostacolo si chiamerà Lazio. Oltre al derby di Roma, che si disputerà alla 7° giornata (16 ottobre 2011 e 4 marzo 2012), i biancoazzurri dovranno inizialmente fare i conti con il Palermo. Di seguito troverete tutte le partite.
1° GIORNATA (28 agosto 2011)
Atalanta-Cesena
Bologna-Roma
Cagliari-Milan
Inter-Lecce
Lazio-Chievo
Napoli-Genoa
Novara-Palermo
Parma-Catania
Siena-Fiorentina
Udinese-Juventus2° GIORNATA (11 settembre 2011)
Catania-Siena
Cesena-Napoli
Chievo-Novara
Fiorentina-Bologna
Genoa-Atalanta
Juventus-Parma
Lecce-Udinese
Milan-Lazio
Palermo-Inter
Roma-Cagliari3° GIORNATA (18 settembre 2011)
Atalanta-Palermo
Bologna-Lecce
Cagliari-Novara
Catania-Cesena
Inter-Roma
Lazio-Genoa
Napoli-Milan
Parma-Chievo
Siena-Juventus
Udinese-Fiorentina4° GIORNATA (21 settembre 2011)
Cesena-Lazio
Chievo-Napoli
Fiorentina-Parma
Genoa-Catania
Juventus-Bologna
Lecce-Atalanta
Milan-Udinese
Novara-Inter
Palermo-Cagliari
Roma-Siena5° GIORNATA (25 settembre 2011)
Atalanta-Novara
Bologna-Inter
Cagliari-Udinese
Catania-Juventus
Chievo-Genoa
Lazio-Palermo
Milan-Cesena
Napoli-Fiorentina
Parma-Roma
Siena-Lecce6° GIORNATA (2 ottobre 2011)
Cesena-Chievo
Fiorentina-Lazio
Inter-Napoli
Juventus-Milan
Lecce-Cagliari
Novara-Catania
Palermo-Siena
Parma-Genoa
Roma-Atalanta
Udinese-Bologna7° GIORNATA (16 ottobre 2011)
Atalanta-Udinese
Cagliari-Siena
Catania-Inter
Cesena-Fiorentina
Chievo-Juventus
Genoa-Lecce
Lazio-Roma
Milan-Palermo
Napoli-Parma
Novara-Bologna8° GIORNATA (23 ottobre 2011)
Bologna-Lazio
Cagliari-Napoli
Fiorentina-Catania
Inter-Chievo
Juventus-Genoa
Lecce-Milan
Parma-Atalanta
Roma-Palermo
Siena-Cesena
Udinese-Novara9° GIORNATA (26 ottobre 2011)
Atalanta-Inter
Cesena-Cagliari
Chievo-Bologna
Genoa-Roma
Juventus-Fiorentina
Lazio-Catania
Milan-Parma
Napoli-Udinese
Novara-Siena
Palermo-Lecce10° GIORNATA (30 ottobre 2011)
Bologna-Atalanta
Cagliari-Lazio
Catania-Napoli
Fiorentina-Genoa
Inter-Juventus
Lecce-Novara
Parma-Cesena
Roma-Milan
Siena-Chievo
Udinese-Palermo11° GIORNATA (6 novembre 2011)
Atalanta-Cagliari
Cesena-Lecce
Chievo-Fiorentina
Genoa-Inter
Lazio-Parma
Milan-Catania
Napoli-Juventus
Novara-Roma
Palermo-Bologna
Udinese-Siena12° GIORNATA (20 novembre 2011)
Bologna-Cesena
Catania-Chievo
Fiorentina-Milan
Genoa-Novara
Inter-Cagliari
Juventus-Palermo
Napoli-Lazio
Parma-Udinese
Roma-Lecce
Siena-Atalanta13° GIORNATA (27 novembre 2011)
Atalanta-Napoli
Cagliari-Bologna
Cesena-Genoa
Lazio-Juventus
Lecce-Catania
Milan-Chievo
Novara-Parma
Palermo-Fiorentina
Siena-Inter
Udinese-Roma14° GIORNATA (4 dicembre 2011)
Bologna-Siena
Catania-Cagliari
Chievo-Atalanta
Fiorentina-Roma
Genoa-Milan
Inter-Udinese
Juventus-Cesena
Lazio-Novara
Napoli-Lecce
Parma-Palermo15° GIORNATA (11 dicembre 2011)
Atalanta-Catania
Bologna-Milan
Cagliari-Parma
Inter-Fiorentina
Lecce-Lazio
Novara-Napoli
Palermo-Cesena
Roma-Juventus
Siena-Genoa
Udinese-Chievo16° GIORNATA (18 dicembre 2011)
Catania-Palermo
Cesena-Inter
Chievo-Cagliari
Fiorentina-Atalanta
Genoa-Bologna
Juventus-Novara
Lazio-Udinese
Milan-Siena
Napoli-Roma
Parma-Lecce17° GIORNATA (8 gennaio 2012)
Atalanta-Milan
Bologna-Catania
Cagliari-Genoa
Inter-Parma
Lecce-Juventus
Novara-Fiorentina
Palermo-Napoli
Roma-Chievo
Siena-Lazio
Udinese-Cesena18° GIORNATA (15 gennaio 2012)
Catania-Roma
Cesena-Novara
Chievo-Palermo
Fiorentina-Lecce
Genoa-Udinese
Juventus-Cagliari
Lazio-Atalanta
Milan-Inter
Napoli-Bologna
Parma-Siena19° GIORNATA (22 gennaio 2012)
Atalanta-Juventus
Bologna-Parma
Cagliari-Fiorentina
Inter-Lazio
Lecce-Chievo
Novara-Milan
Palermo-Genoa
Roma-Cesena
Siena-Napoli
Udinese-Catania20° GIORNATA (29 gennaio 2012)
Catania-Parma
Cesena-Atalanta
Fiorentina-Siena
Chievo-Lazio
Genoa-Napoli
Juventus-Udinese
Lecce-Inter
Milan-Cagliari
Palermo-Novara
Roma-Bologna21° GIORNATA (1 febbraio 2012)
Atalanta-Genoa
Bologna-Fiorentina
Cagliari-Roma
Inter-Palermo
Lazio-Milan
Napoli-Cesena
Novara-Chievo
Parma-Juventus
Siena-Catania
Udinese-Lecce22° GIORNATA (5 febbraio 2012)
Cesena-Catania
Chievo-Parma
Fiorentina-Udinese
Genoa-Lazio
Juventus-Siena
Lecce-Bologna
Milan-Napoli
Novara-Cagliari
Palermo-Atalanta
Roma-Inter23° GIORNATA (12 febbraio 2012)
Atalanta-Lecce
Bologna-Juventus
Cagliari-Palermo
Catania-Genoa
Inter-Novara
Lazio-Cesena
Napoli-Chievo
Parma-Fiorentina
Siena-Roma
Udinese-Milan24° GIORNATA (19 febbraio 2012)
Cesena-Milan
Fiorentina-Napoli
Genoa-Chievo
Inter-Bologna
Juventus-Catania
Lecce-Siena
Novara-Atalanta
Palermo-Lazio
Roma-Parma
Udinese-Cagliari25° GIORNATA (26 febbraio 2012)
Atalanta-Roma
Bologna-Udinese
Cagliari-Lecce
Catania-Novara
Chievo-Cesena
Genoa-Parma
Lazio-Fiorentina
Milan-Juventus
Napoli-Inter
Siena-Palermo26° GIORNATA (4 marzo 2012)
Bologna-Novara
Fiorentina-Cesena
Inter-Catania
Juventus-Chievo
Lecce-Genoa
Palermo-Milan
Parma-Napoli
Roma-Lazio
Siena-Cagliari
Udinese-Atalanta27° GIORNATA (11 marzo 2012)
Atalanta-Parma
Catania-Fiorentina
Cesena-Siena
Chievo-Inter
Genoa-Juventus
Lazio-Bologna
Milan-Lecce
Napoli-Cagliari
Novara-Udinese
Palermo-Roma28° GIORNATA (18 marzo 2012)
Bologna-Chievo
Cagliari-Cesena
Catania-Lazio
Fiorentina-Juventus
Inter-Atalanta
Lecce-Palermo
Parma-Milan
Roma-Genoa
Siena-Novara
Udinese-Napoli29° GIORNATA (25 marzo 2012)
Atalanta-Bologna
Cesena-Parma
Chievo-Siena
Genoa-Fiorentina
Juventus-Inter
Lazio-Cagliari
Milan-Roma
Napoli-Catania
Novara-Lecce
Palermo-Udinese30° GIORNATA (1 aprile 2012)
Bologna-Palermo
Cagliari-Atalanta
Catania-Milan
Fiorentina-Chievo
Inter-Genoa
Juventus-Napoli
Lecce-Cesena
Parma-Lazio
Roma-Novara
Siena-Udinese31° GIORNATA (7 aprile 2012)
Atalanta-Siena
Cagliari-Inter
Cesena-Bologna
Chievo-Catania
Lazio-Napoli
Lecce-Roma
Milan-Fiorentina
Novara-Genoa
Palermo-Juventus
Udinese-Parma32° GIORNATA (11 aprile 2012)
Bologna-Cagliari
Catania-Lecce
Chievo-Milan
Fiorentina-Palermo
Genoa-Cesena
Inter-Siena
Juventus-Lazio
Napoli-Atalanta
Parma-Novara
Roma-Udinese33° GIORNATA (15 aprile 2012)
Atalanta-Chievo
Cagliari-Catania
Cesena-Juventus
Lecce-Napoli
Milan-Genoa
Novara-Lazio
Palermo-Parma
Roma-Fiorentina
Siena-Bologna
Udinese-Inter34° GIORNATA (22 aprile 2012)
Catania-Atalanta
Cesena-Palermo
Chievo-Udinese
Fiorentina-Inter
Genoa-Siena
Juventus-Roma
Lazio-Lecce
Milan-Bologna
Napoli-Novara
Parma-Cagliari35° GIORNATA (29 aprile 2012)
Atalanta-Fiorentina
Bologna-Genoa
Cagliari-Chievo
Inter-Cesena
Lecce-Parma
Novara-Juventus
Palermo-Catania
Roma-Napoli
Siena-Milan
Udinese-Lazio36° GIORNATA (2 maggio 2012)
Catania-Bologna
Cesena-Udinese
Chievo-Roma
Fiorentina-Novara
Genoa-Cagliari
Juventus-Lecce
Lazio-Siena
Milan-Atalanta
Napoli-Palermo
Parma-Inter37° GIORNATA (6 maggio 2012)
Atalanta-Lazio
Bologna-Napoli
Cagliari-Juventus
Inter-Milan
Lecce-Fiorentina
Novara-Cesena
Palermo-Chievo
Roma-Catania
Siena-Parma
Udinese-Genoa38° GIORNATA (13 maggio 2012)
Catania-Udinese
Cesena-Roma
Chievo-Lecce
Fiorentina-Cagliari
Genoa-Palermo
Juventus-Atalanta
Lazio-Inter
Milan-Novara
Napoli-Siena
Parma-Bologna
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Calcio Serie A - Calendario 2011/12
Il campionato di calcio di Serie A 2011/2012 prenderà il via il 28 agosto 2011 per concludersi il 13 maggio 2012. Sono previsti 5 turni infrasettimanali, necessari per poter terminare con sufficiente anticipo in vista degli Europei 2012 in Polonia e Ucraina che si disputeranno tra giugno e luglio del 2012. Vediamo soste e turni infrasettimanali del campionato di calcio 2011/2012.
I 5 turni infrasettimanali saranno sempre di mercoledì:
- 21 settembre 2011,
- 26 ottobre 2011,
- 1 febbraio 2012,
- 11 aprile 2012,
- 2 maggio 2012.
La serie A 2011/2012 osserverà 5 turni di stop e precisamente:
- 4 settembre 2011 (qualificazioni europei),
- 9 ottobre 2011 (qualificazioni europei),
- 13 novembre 2011 (qualificazioni europei),
- 25 dicembre 2011 (sosta natalizia),
- 1 gennaio 2012 (sosta natalizia).
Questa la 1° giornata della Serie A 2012:
- Atalanta-Cesena,
- Bologna-Roma,
- Cagliari-Milan,
- Inter-Lecce,
- Lazio-Chievo,
- Napoli-Genoa,
- Novara-Palermo,
- Parma-Catania,
- Siena-Fiorentina,
- Udinese-Juventus.
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Il villaggio dei bonsaiLa zona di Omiya è conosciuta come uno dei settori più importanti per la coltivazione dei bonsai in Giappone. Il Bonsai Village è stato fondato ad Omiya nel 1925, dopo il grande terremoto del Kanto del 1923, quando un gruppo di giardinieri professionisti e altri appassionati di bonsai di Tokyo, si trasferirono ad Omiya in cerca di spazi aperti, acqua fresca e aria ideale per la coltivazione dei bonsai.
Grazie al loro diligente lavoro nella coltivazione di queste piccole piante, il numero di professionisti aumentò sempre di più negli anni seguenti. Attualmente esistono ancora sei giardini bonsai, conservati nella città lungo lo Shiki Bonsai-no-Michi (conosciuta anche come Kaede Street), molto vicino alla stazione ferroviaria Omiya Koen, della Tobu Noda Line.
Il Festival del Bonsai, che si tiene tra il 3 ed il 5 Maggio di ogni anno, vede molti appassionati di bonsai provenienti da tutto il Giappone, ma non solo. Il festival attrae anche molti turisti, semplici curiosi e amanti dei bonsai provenienti dall’estero.
Nel 2007, l’area del villaggio che misura circa 330 mila mq, suddiviso e costruito su decine di terreni privati, contava svariate centinaia di migliaia di piante che vengono costantemente curate ed esposte al pubblico in modo da poterne apprezzare i cambiamenti attraverso le varie stagioni.
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F.A.Q.
Domande frequenti (Frequently Asked Questions)
Voglio acquistare il mio primo Bonsai, quale compro?
Come primo Bonsai è consigliato acquistare un Ficus. I Ficus sono molto restistenti e, anche se sono principalmente utilizzati come Bonsai da interno, si adattano facilmente anche all'esterno. Come seconda scelta si può optare per un Olmo.
Anche l'età è importante nella scelta. Un Bonsai giovane è meno resistente di uno adulto, ma quest'ultimo, di solito, è più costoso.
Quanto posso spendere per il mio primo bonsai?
Non spendere una cifra esagerata per il primo Bonsai è la cosa migliore, ora si trovano ottimi esemplari anche a 20-30€ o meno. Solitamente troviamo intorno ai 10€ Bonsai giovani e più difficili da coltivare per un principiante in quanto sono più delicati rispetto ad uno adulto. L'ideale è trovare il giusto compromesso tra prezzo ed età dell'albero.
Spendendo una modesta cifra, in caso di morte della pianta, non dovremmo disperare anche per le nostre tasche oltre che per il Bonsai.
Ogni quanto devo annaffiare?
Non esiste una regola fissa per annaffiare i nostri Bonsai, ci sono molti fattori che influenzano questa operazione: il clima, il tipo di albero, la qualità della terra, ecc.
Per capire quando è il momento di annaffiare bisogna toccare con le dita il terreno, se risulta asciutto, allora è il momento di dare l'acqua al nostro Bonsai.
Quando devo concimare?
Bisogna concimare i nostri Bonsai durante il periodo vegetativo, sia primaverile che estivo, quando assorbono notevoli quantità di azoto per poter sviluppare nuovi rami e foglie. Tuttavia il periodo di concimazione non è uguale per tutte le specie:- latifoglie: da aprile a metà maggio - da agosto a metà settembre;
- conifere: da aprile a fine maggio - tutto settembre.
Quando devo rinvasare?
Il rinvaso deve essere effettuato ogni due anni per i Bonsai giovani, ogni cinque anni per quelli adulti.
Il rinvaso con la riduzione delle radici deve essere effettuato nei periodi vegetativi; senza riduzione delle radici può essere effettuato in qualsiasi stagione, ma è comunque consigliato effettuarlo in primavera.
In quale stagione posso acquistare un Bonsai?
Non c'è una stagione nella quale è consigliato acquistare un Bonsai, bisogna fare attenzione, però, al clima in cui il Bonsai si trovava e quello in cui verrà tenuto da noi. Ad esempio: è inverno e andiamo ad acquistare un Bonsai; se nel vivaio viene tenuto in una serra e noi decidiamo di tenerlo all'esterno, è probabile che il cambiamento di temperatura improvviso possa far morire l'albero.
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Rinvaso
Il rinvaso è un’operazione indispensabile per la cura del nostro bonsai e va eseguito quando la pianta è in buona salute in modo da poter superare lo stress causato dal rinvaso stesso; generalmente i periodi ottimali sono primavera e autunno.
I motivi per cui viene effettuato il rinvaso sono diversi:- impoverimento del terreno: con il tempo i nutrienti della terra vanno esaurendo;
- crescita delle radici: la crescita delle radici fa sì che il pane di terra si sollevi, inoltre possiamo notare la fuoriuscita delle radici dai fori inferiori del vaso;
- cattivo drenaggio: non vediamo uscire l’acqua dai fori del vaso, i terreni granulosi si sfaldano diventando polverosi e compattandosi comportano un cattivo drenaggio;
- terreno troppo compatto: ottimo per trattenere l’umidità, ma una volta asciugato l’acqua fatica a prenetrarvi nuovamente (un esempio è quello dei bonsai appena comprati).
Svaso e pulizia delle radici
Nel momento in cui rinvasiamo il nostro bonsai dobbiamo far sì di trovarci in un posto all’ombra e al riparo dal vento, questo per evitare che le radici si asciughino una volta fuori dal vaso. Tenete a portata di mano un nebulizzatore per inumidire le radici se ci fosse bisogno. Con un oggetto non tagliente separare la terra dal bordo del vaso, la pianta dovrebbe uscire facilmente. Se questo non dovesse accadere, premete con un dito o un bastoncino non appuntito all’interno dei fori di drenaggio inferiori del vaso.
Ora è il momento di pulire le radici dalla vecchia terra. Potete iniziare dai lati del pane e sotto, utilizzando le dita per sfaldare la terra e un piccolo bastoncino per districare bene le radici. Questa operazione potrebbe essere molto lunga e faticosa se le radici hanno ragiunto una massa tale da aver ricoperto tutto il pane di terra. Stendere tutte le radici in precedenza districate e accorciarle quanto serve in funzione del nuovo vaso, tagliate le grosse radici lasciando qualche capillare a monte del taglio. Un corretto apparato radicale dovrebbe avere grosse radici nella parte in vista della pianta, ossia il piede (nebari) e sotto la terra tantissimi capillari. Per valutare se abbiamo fatto un buon lavoro dovremmo riuscire ad inserire il bonsai nel vecchio vaso senza che le radici si pieghino e lasciando circa un centimetro di spazio dale pareti del vaso. è molto importante di ricordarsi di inumidire le radici di tanto in tanto con un nebulizzatore.
Il vaso
Negli esemplari già formati e con anni di coltivazione alle spalle, solitamente si cerca di utilizzare un vaso più piccolo; al contrario negli esemplari in crescita e in fase di formazione si tende ad utilizzare un vaso più grande ma sempre piuttosto basso per evitare le crescita delle radici verso il basso. I fori per il drenaggio devono essere abbastanza grandi da permettere un buon circolo d’aria e il deflusso dell’acqua in eccesso, potete allargarli o farne di nuovi se lo ritenete opportuno.
Fissare le retine per il drenaggio sui fori, potete usare, ad esempio, il filo utilizzato per le legature dei rami. Le maglie della retina non devono essere troppo strette altrimenti l’acqua non riesce a defluire. Preparare il fondo con del materiale drenante (akadama, pomice, lapillo, ecc.), se si utilizza akadama togliere l’eccesso di polvere con un setaccio. Ora aggiungere una strato di terra creando una piccola collinetta dove andremo a posizionare il nebari. Ancorare il bonsai con del filo per legature utilizzando facendo passare il filo nei fori del vaso e utilizzando come appiglio il tronco o una radice ben salda. Personalmente non amo saldare il bonsai in questo modo, se la pianta può risultare stabile anche senza l’ancoraggio con il filo salto questo passaggio. Aggiungere l’altra terra e aiutandovi con un bastoncino spingetela cercando di farla penetrare in tutti gli spazi tra le radici (attenzione a non danneggiarle!). Utilizzate questo metodo per tutto il vaso finchè non sentirete che il bastincino fatica ad entrare nella terra. Non resta che annaffiare abbondantemente ma delicatamente con un nebulizzatore in modo da evitare buchi nel terreno.
Dopo il rinvaso
Mettere la pianta in penombra e al riparo dal vento e dale gelate per circa venti giorni. Non concimare prima di un mese e limitare la defogliazione dato che l’allungamento della vegetazione corrisponde all’allungamento e lo sviluppo nelle radici.
Non rinvasare mai piante in crisi, potrebbero non superare lo stress del rinvaso e morire.
È sempre consigliato tenere nel terreno materiale come sabbia o ghiaino di frantoio con misure da 1 a 4 millimetri. Questi facilitano la crescita di nuovi capillari in quanto questi incontrando uno spigolo, un sasso o un granello tendono a biforcarsi e/o girargli intorno.
Nelle conifere spesso troverete una polverina o patina bianca attaccata alle radici, mettetela da parte, sono funghi che vivono in simbiosi con la pianta e della massima utilità che vanno riposizionate il più vicino possibile alle radici appena prima di aggiungere altre terra.
Ogni pianta ha esigenze diverse, considerare sempre che bonsai avete in mano e di cosa ha bisogno.
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Annaffiatura
L'annaffiatura è una delle pratiche più importanti e più frequenti nella coltivazione del Bonsai, esige di poche regole, ma essenziali per la corretta crescita dell'albero.
Non esiste una regola fissa per annaffiare i nostri Bonsai, ci sono molti fattori che influenzano questa operazione: il clima, il tipo di albero, la qualità della terra, ecc.. Alcuni preferiscono un terriccio sempre umido, altri hanno bisogno che ascughi tra un'annaffiatura e l'altra. In genere bisogna procedere con l'annaffiatura quando il terreno risulta asciutto al tatto.
In estate si preferisce annaffiare la sera, in modo che le radici abbiano tutta la notte per assorbire l'acqua e i nutrienti. Se lo facessimo di giorno il calore del sole farebbe evaporare l'acqua in poco tempo e il terreno potrebbe seccarsi senza che le radici abbiano assorbito quello di cui hanno bisogno. Un'alternativa potrebbe essere annaffiare la mattina presto. Assolutamente da evitare, invece, l'annaffiatura sotto il sole cocente. In inverno, invece, non bisogna annafiare la sera al fine di evitare il congelamento delle radici per le gelate notturne
Quanta acqua?
E' fondamentale capire la giusta quantità di acqua da dare al Bonsai. Le annaffiature devono essere costanti e abbondanti in modo che tutto il terriccio s'impregni d'acqua.
Un eccesso di acqua è molto più difficile da recuperare rispetto ad una pianta annaffiata poco. Nel caso di una pianta annaffiata troppo le foglie risultano verde chiaro e le punte nere.
Una pianta poco annaffiata ha una scarsa crescita, alcuni rami seccano e le punte delle foglie diventano secche.
Terriccio
Il terreno utilizzato influsce direttamente sull'annaffiatura. Un terreno molto drenante si asciugherà prima di uno poco drenante, quindi bisognerà dare acqua più frequentemente. Se si hanno problemi di tempo da non poter garantire annaffiature ravvicinate è consigliabile utilizzare, quindi, un terreno poco drenante, in cui sia presente terriccio universale o sfagno.
Nebulizzazione
Alcune specie hanno bisogno di un alto livello di umidità che possiamo ottenere, oltre mantenendo il terriccio umido, nebulizzando la chioma. Una buona gestione dell'albero potremmo averla nebulizzando la chioma la mattina presto e annaffiando la sera (se la pianta ha bisogno). Da evitare la nebulizzazione quando il Bonsai si trova al sole, le foglie potrebbero bruciarsi per l'effetto lente delle goccioline d'acqua.
La nebulizzazione può essere utile anche per allontanare alcuni parassiti tipo il ragnetto rosso che non ama l'umidità. Al contrario, però, può favorire l'attacco di funghi, soprattutto in periodi particolarmente caldi e umidi.
Come annaffiare?
Probabilmente il miglior modo per annaffiare il nostro Bonsai è quello per immersione. Basta procurasi un recipiente, metterci dentro il nostro albero e riempirlo d'acqua fino a circa un centimetro sotto il livello del vaso. Lasciatelo immerso per circa trenta minuti o almeno fin quando non vedrete tutto il terriccio bagnato. In questo modo le radici prenderanno l'acqua di cui hanno bisogno, non si verranno a creare buchi nel terreno come quando si annaffia dall'alto con un annaffiatoio classico e il terriccio si bagnerà in modo omogeneo.
Se non avete un contenitore abbastanza grande da poter immergere il vostro bonsai non dovete far altro che annaffiare con un annaffiatoio classico. Per evitare buchi nel terriccio potete lasciar scivolare dolcemente l'acqua sul tronco, facendo bene attenzione che tutta la terra si bagni omogeneamente.
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Bonsai Juniperus procumbensSPOILER (clicca per visualizzare)
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Bonsai
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Bonsai forest
at the gardens of pagoda
Yunyan Ta
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Un bonsai di 1100 anni, presentato ad Euroflora 2006
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Principali tecniche d'impostazione e di mantenimento
Il bonsaista impiega svariate tecniche per dar forma a una comune pianta secondo uno degli stili sopra citati per trasformarla in un bonsai. Questo lavoro si articola su un lasso di tempo che dipende dal ritmo di crescita naturale dell'essenza e possono passare parecchi anni affinché la pianta raggiunga la forma che il bonsaista ha voluto darle. Quando la pianta è finalmente diventata un bonsai, il lavoro del bonsaista non è finito, perché una cura continua è necessaria al mantenimento della forma ottenuta. Inoltre, il bonsaista può decidere di reimpostare un bonsai, ossia di modificarne più o meno drasticamente la forma o lo stile. Qui di seguito alcune delle principali tecniche impiegate dal bonsaista.
Potatura
È la tecnica più importante dell'arte bonsai e ne esistono vari tipi. Quando il bonsaista inizia a impostare una pianta, è sempre indispensabile procedere a una potatura di formazione. Si tratta di un intervento piuttosto drastico nel quale il bonsaista decide quali rami asportare completamente e quali rami accorciare al fine di raggiungere l'armonia necessaria all'ottenimento di un bonsai secondo le regole dello stile prescelto. Lo si esegue prevalentemente a inizio primavera o comunque in momenti in cui la pianta può reagire col necessario vigore.
Questa potatura dei rami principali può essere ripetuta se il bonsaista sceglie di impostare il suo Bonsai secondo un metodo di "taglia e lascia crescere": dopo una drastica potatura, si permette durante uno o più anni alla pianta di far crescere liberamente i suoi rami o di farne spuntare di nuovi a partire da gemme dormienti, poi si procede a una nuova potatura e così via, finché il bonsai prende la forma desiderata. Questo metodo è importantissimo per dare conicità (una caratteristica estetica essenziale) ai rami e al tronco della pianta.
Esistono, strumenti specifici per il bonsai, quali pinze a taglio concavo e forbici a manico grosso, per ottenere una potatura che non lasci antiestetici segni nel luogo del taglio.
Bonsaista all'opera.
Esiste, poi una potatura più leggera, attraverso la quale i rami di un bonsai formato vengono regolarmente accorciati affinché la forma armonica della pianta non sia modificata. Questo intervento è necessario anche più volte l'anno per essenze a ritmo vegetativo rapido (soprattutto certe latifoglie), mentre si limita a qualche ritocco a intervalli pluriennali per piante a crescita lenta (soprattutto le conifere e piante vecchie).
La defogliazione è una potatura delle foglie che si esegue durante la bella stagione per ragioni estetiche, affinché la pianta produca, dopo alcuni giorni, foglie nuove più piccole e quindi meglio proporzionate al bonsai. Si tratta di produrre una sorta di nuova primavera, un processo dispendioso in energia, ed è quindi un intervento possibile soltanto se la pianta si trova in ottime condizioni di salute. Lo si esegue di solito soltanto se è veramente necessario che il Bonsai abbia foglie più proporzionate alla sua taglia, per esempio quando si desidera esporlo a una mostra. Solo certe latifoglie sono adatte alla defogliazione.
Pino nero, literato
Acero palmato, bosco
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Creazione di un bonsai
I bonsai si possono ottenere con i seguenti metodi:- da seme
- da talea
- da margotta
- da piante da vivaio
- da piante raccolte in natura
- da "pre bonsai"
Da seme
È il metodo forse più naturale. La semina può avvenire in primavera o in tarda estate-autunno, a seconda delle specie. Per alcuni semi è necessaria la stratificazione: si devono tenere in inverno in mezzo a della sabbia al freddo, poi si piantano a primavera. È utile durante la stratificazione spruzzare del fungicida per evitare che i semi marciscano durante questo periodo. La stratificazione si può fare naturalmente (lasciando i semi all'aperto) o artificialmente in frigorifero. Il terreno ideale per la germinazione è composto da un 50% di sabbia e da un 50% di terra o torba. I semi vanno piantati in un vaso o una bacinella forati sul fondo per favorire il drenaggio. Il vaso va coperto con del vetro o plexiglas trasparente fino alla germogliazione. Questa tecnica "raffinata" dovrebbe conseguire ottimi risultati. In alternativa si può evitare di coprire il vaso e lasciare fare tutto alla natura. Partire da seme è un metodo che richiede molta pazienza: ci vogliono dai 5 ai 7 anni prima di poter avere un bonsai discreto; l'altra faccia della medaglia è che consente di avere piante molto belle, perché si possono impostare fin da giovani seguendo il gusto del bonsaista.
Da talea
È un metodo più veloce rispetto alla semina. Le talee possono essere semi-legnose o legnose.
Nel primo caso, il periodo migliore per la radicazione è a metà estate (giugno-luglio) perché le talee, per radicare necessitano di calore al piede e costante umidità sulle foglie. Si prende un ramo giovane (da un altro bonsai) tagliandolo nettamente, con un coltellino ben affilato, all'altezza di un internodo fogliare, o lasciando un talloncino di corteccia del ramo da cui viene prelevata la talea. Lo si priva di tutte le foglie tranne le due più in cima, poi si taglia la base del ramo a 45 gradi o si lascia il talloncino di corteccia, lo si immerge in una soluzione di ormoni radicanti e lo si pianta nel terreno leggermente inclinato. Il terreno deve essere ben drenante e soffice per agevolare lo sviluppo delle radici: un misto di terriccio e sabbia. La talea va posta al riparo dai raggi diretti del sole e dal vento. Per agevolare la radicazione si coprono i vasetti contenenti le talee con carta trasparente o sacchetti di plastica sorretti da sostegni metallici; questo per mantenere l'umidità nell'ambiente di radicazione. Si innaffia per aspersione quando il terreno è quasi asciutto. Se tutto va bene nel giro di qualche settimana dovrebbero spuntare delle nuove foglie: a questo punto è bene far prendere un po' di sole alla talea, ma non troppo. Se il vaso è troppo piccolo è utile trapiantare in un vaso più grande nel giro di un paio di mesi, altrimenti lasciate la piantina nello stesso vaso fino alla primavera successiva.
Per le talee legnose si procede in autunno con i rami ormai già ingrossati e lignificati: il procedimento è identico al precedente: bisognerà solo far attenzione a proteggere le radici dal gelo invernale. Il metodo della talea è più veloce rispetto a quello da seme, ma non ha sempre un'alta percentuale di successo; inoltre non tutte le specie si propagano bene per talea, ad esempio la maggior parte di conifere e resinose, ad esclusione dei ginepri che ben si prestano per il tipo di riproduzione.
Da margotta
La margotta è un metodo molto rapido per ottenere un bonsai quasi fatto, ma richiede una certa tecnica. Bisogna innanzitutto scegliere un ramo che abbia già una forma interessante, bonsaisticamente parlando, al quale applicare la tecnica che permette di far crescere le radici al ramo. Una volta che saranno apparse le radici, si taglierà il ramo dalla pianta e si rinvaserà, ottenendo così un nuovo alberello. La margotta può essere effettuata in vari modi. Il primo consiste nell'incidere il ramo fino al cambio con un filo di rame o di ferro e spalmarvi sopra degli ormoni radicanti. Questa incisione va poi coperta con una "caramella" composta da sfagno bagnato avvolto in un telo di plastica. È bene stringere saldamente le estremità della caramella per non far passare aria. Fatto questo non rimarrà che aspettare, mantenendo umido lo sfagno con iniezioni d'acqua, che spuntino le radici. Il tempo di radicazione varia da specie a specie, ma di solito si aggira sui 2 o 3 mesi. A questo punto si separerà il ramo dalla pianta tagliando sotto le radici e si metterà il ramo in un vaso, sempre con terreno soffice e drenante. Se si ritiene che il ramo abbia troppe foglie è bene tagliarne un po' per non affaticare le giovani radici. È bene tenere la nuova pianta al riparo dal sole e dal vento per almeno un mese.
Un altro metodo consiste nello scortecciare completamente una parte di ramo alta circa una volta e mezzo il diametro del ramo, spargere con ormoni e coprire con la caramella di sfagno e aspettare. Un ulteriore metodo, denominato propaggine non richiede la caramella, dato che il ramo viene posto nel terreno dopo essere stato scortecciato, spalmato di ormoni e ricoperto con la terra. Una volta che ha radicato, lo si separa dalla pianta madre.
La tecnica della margotta si applica ad aprile-maggio, preferibilmente maggio, quando la pianta è nel pieno della spinta vegetativa. Questa tecnica è molto usata perché permette di ottenere buoni risultati e se il ramo non emette radici, cicatrizza e non viene perso, ma si può riprovare l'anno successivo. La margotta è utilizzata, inoltre, non solo per ottenere nuove piante, ma anche per eliminare inestetismi dai bonsai: si può applicarla al tronco per abbassare una pianta troppo alta o per migliorare la forma delle radici (nebari).
Non tutte le specie possono essere margottate: il pino per esempio richiede fino a 2 anni per emettere radici, la margotta risulta così praticamente impossibile.
Da piante da vivaio
I vivai permettono di reperire del materiale a prezzi accessibili, anche se non è sempre possibile trovare materiale adatto, perché le piante da vivaio non hanno le caratteristiche dei bonsai: sono troppo alte, con tronchi sottili o rami troppo disordinati. È necessario guardare soprattutto il tronco e le radici: le foglie cadono e l'anno successivo si riformano.
Da raccolta in natura
La raccolta in natura è molto problematica: innanzitutto è vietata in Italia sui terreni demaniali, mentre è permessa sui terreni privati, previo consenso del proprietario. Un altro grosso problema è costituito dalla scarsa probabilità di attecchimento delle piante una volta estratte dal terreno. La raccolta si effettua in autunno o primavera, togliendo una zolla di terra contenente le radici la cui grandezza sarà pari alla proiezione della chioma sul terreno, si toglie successivamente il fittone e si rinvasa nel terreno più adatto alla specie, preferibilmente lo stesso substrato del luogo in cui è stata trovata la pianta. Lo Yamadori raccolto in natura non va lavorato a bonsai per almeno due anni, proprio per dare tempo alla pianta di attecchire nel nuovo vaso.
Da pre-bonsai
Il pre-bonsai è un concetto tutto occidentale e con esso si intende una pianta coltivata in vivaio, ma pensata fin dall'inizio per diventare bonsai: si cura l'ingrossamento del tronco e il formare le radici a raggiera. Un pre-bonsai può essere lavorato praticamente quasi subito, sempre che non abbia subito un rinvaso. Il rovescio della medaglia è costituito dal costo, naturalmente più alto rispetto alle piante da vivaio.
In realtà in Giappone non esiste il prebonsai ma si usa il termine materiale, che può essere ad un dato stato di maturazione.
fonte
Edited by David Guetta_ - 1/8/2011, 02:25