Le cose che restano - con Paola Cortellesi e Claudio Santamaria , Anticipazioni , Riassunto Puntate

Da lunedì 13 Dicembre (2010) su Rai Uno

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    venerdì 10 dicembre 2010

    Le cose che restano - Da Lunedì su Rai1 con Paola Cortellesi e Claudio Santamaria


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    Dopo la sequenza di successi incassati con “Terra Ribelle”, “Mia Madre” e “Paura Di Amare” lunedì 13 dicembre in prima serata Rai1 calerà un nuovo importante asso nella manica con la prima delle 4 puntate (da 95′) de “Le cose che restano“. Un progetto diretto da Gianluca Maria Tavarelli da considerare come la terza parte di un percorso complessivo partito con “La vita che verrà” e “La meglio gioventù” per raccontare l’Italia dal dopoguerra ad oggi.


    La produzione Rai Fiction (con la partecipazione di France Tèlèvisions e Mpf), già presentata con successo all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma, riunirà nel cast importanti nomi tra cui Paola Cortellesi (Nora) , Claudio Santamaria (Andrea), Lorenzo Balducci (Nino) ed Antonia Liskova (Francesca). “Le cose che restano” prende il titolo da un verso di una poesia di Emily Dickinson e racconterà di quelle cose che sopravvivono al dolore, al tempo, alla disgregazione e di quelle che rimangono dopo che la realtà è cambiata e si è trasformata.


    Si parlerà infatti, attraverso una famiglia che si spezza dopo un importante lutto e si ricompone poi trasformata, di molti dei temi importanti del mondo contemporaneo con un passo narrativo molto disteso. In questo romanzo televisivo, prodotto da Angelo Barbagallo per Bibi Film Tv, si racconterà l’Italia di oggi in un modo profondo delineando incertezze, fragilità ma anche speranze e la capacità di amare.


    Dopo il salto alcune dichiarazioni degli sceneggiatori Sandro Petraglia e Stefano Rulli e dei protagonisti Paola Cortellesi e Claudio Santamaria con delle foto dal set de “Le cose che restano”:


    Gli sceneggiatori Sandro Petraglia e Stefano Rulli raccontano di aver scritto una decina d’anni fa per la RAI un soggetto in otto parti, dalle cui prime quattro parti (che arrivavano al 1960) nacque la miniserie “La vita che verrà“. Il periodo dagli anni ’60 agli anni ’80 divenne poi l’indimenticabile “La meglio gioventù“, con la regia di Marco Tullio Giordana.



    “A questo punto non ci restava che raccontare - spiega Sandro Petraglia - dopo ‘i nostri padri’ e ‘noi’ anche ‘i nostri figli’, la generazione che oggi va dai venti ai trentacinque anni. Di quest’idea avevamo parlato ad Angelo Barbagallo, però dopo La meglio gioventù per qualche anno non siamo riusciti a trovare una storia, un soggetto, che ci facesse ‘vedere’ i personaggi. Fino al momento in cui abbiamo sentito che potevamo raccontare tre fratelli. Da lì è nato Le cose che restano.”


    Paola Cortellesi ne “Le cose che restano” tornerà così a lavorare con il regista Gianluca Tavarelli dopo “Non prendere impegni stasera” e la miniserie di Canale5 “Maria Montessori”. L’attrice, prima dello sbarco su Canale5 alla conduzione di “Zelig”, non ha avuto dubbi nell’accettare questo ruolo:



    “Quando mi ha chiamato per Le cose che restano non avevo avuto proprio nessun dubbio. C’era una sceneggiatura scritta da due autori straordinari come Rulli e Petraglia, una storia bellissima secondo me e secondo tutti. Il film affronta indubbiamente un sacco di temi attuali, anche scomodi e non facilissimi da esprimere. Una storia complessa che può accadere, e che magari è accaduta, a persone che noi non conosciamo e chissà se mai le incontreremo?”


    Entusiasta del risultato del prodotto anche Claudio Santamaria che interpreterà Andrea:



    “Andrea è un omosessuale, che ho interpretato senza il bisogno di caratterizzazioni macchiettistiche da gay. Di solito si tende sempre a ridicolizzare un’omosessualità che ancora non si riesce ad accettare. Il set di Tavarelli era molto armonioso, un’atmosfera da ottimo cinema. È un regista che cura molto la recitazione e ha scelto attori fantastici, con alcuni dei quali avevo già avuto la fortuna di lavorare. Tavarelli ci ha dato la possibilità di recitare con gli sguardi, con i silenzi in una tv che come sappiamo è dominata da i dialoghi a raffica.”


    Il cast artistico vedrà inoltre protagonisti: Lorenzo Balducci-Nino; Ennio Fantastichini-Pietro; Antonia Liskova-Francesca; Leila Bekhti-Alina; Farida Rahouadj-Shaba; Daniela Giordano-Anita; Alessandro Sperduti-Lorenzo; Valentina D’Agostino-Valentina; Enrico Roccaforte-Vittorio Blasi; Maurilio Leto-Alberto; Karen Ciaurro-Lila con la partecipazione di Vincenzo Amato (professor Nicolai), Thierry Neuvic (Michel) e Francesco Scianna (Cataldo)


    Fotografia: Roberto Forza; Scenografia: Sonia Peng; Costumi: Claudio Cordaro; Suono: Remo Ugolinelli, Fulgenzio Ceccon, Alessandro Palmerini; Montaggio: Alessandro Heffler; Musica: Marco Betta; Direttore di produzione: Ivana Kastratovic; Produttore esecutivo: Gaetano Daniele; Produttore Rai: Fabrizio Zappi.


    Le cose che restano - foto dalla fiction di Raiuno con Paola Cortellesi e Claudio Santamaria
    Le cose che restano - foto dalla fiction di Raiuno con Paola Cortellesi e Claudio SantamariaLe cose che restano - foto dalla fiction di Raiuno con Paola Cortellesi e Claudio SantamariaLe cose che restano - foto dalla fiction di Raiuno con Paola Cortellesi e Claudio SantamariaLe cose che restano - foto dalla fiction di Raiuno con Paola Cortellesi e Claudio Santamaria


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    Domenica 12 Dicembre 2010


    Le cose che restano: lunedì e mercoledì su Rai1 l'Italia di oggi con Paola Cortellesi, Claudio Santamaria, Lorenzo Balducci ed Ennio Fantastichini


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    Una famiglia, quella Giordani, cresciuta come tante, tra alti e bassi, nel tranquillizzante tran tran quotidiano e protetta dalla serenità e dalla sicurezza delle quattro mura domestiche. Tutto sembra procedere come sempre. Un figlio a un passo dalla laurea, un altro alle prese con i primi batticuore, l'arrivo imminente di un nipotino, un viaggio all'estero. Poi, in un giorno qualunque, tutto sembra venire inghiottito da un buco nero: Lorenzo, il più giovane di casa, perde la vita in un incidente stradale. E' la fine delle certezze, dell'unione, della condivisione, del cammino comune. E' la linea di demarcazione tra un "passato", che non tornerà più e un presente lacerante che, come una possente forza centrifuga, catapulta tutti i personaggi lontani tra loro, a percorrere strade differenti, alla ricerca, ognuno, di un antidoto diverso allo stesso male: il dolore di "sopravvivere". Morto Lorenzo, casa Giordani si sgretola. Così i tre protagonisti della storia, Nora, Andrea e Nino, cercano, con fatica, di trovare un nuovo equilibrio dopo la scomparsa del fratello minore e cominciano proprio abbandonando quella casa, che li aveva protetti e visti crescere.

    Ormai trentenni si ritrovano inevitabilmente a confrontarsi con una realtà complessa, tra difficoltà nel lavoro, nelle relazioni sociali e nei legami affettivi. E' l'occasione anche per venire a contatto con il "mondo reale", spesso drammatico, fatto di privazioni, stereotipi e di indifferenza. Le cose che restano è una storia dei giorni nostri che diventa simbolo di un intero paese, un paese alla ricerca di una nuova identità e che racconta chi siamo, cosa siamo diventati e cosa non vogliamo più essere.

    Una produzione Rai Fiction con la partecipazione di France Télévisions e MPF, prodotto da Angelo Barbagallo per BiBi Film Tv. Un film in quattro puntate per la regia di Gianluca Maria Tavarelli, in onda in prima serata su Rai1 da lunedì 13 dicembre (con raddoppio al mercoledì). Firmano soggetto e sceneggiatura Sandro Petraglia e Stefano Rulli, autori anche del film La meglio gioventù di cui questa nuova serie rappresenta il seguito ideale.

    A Paola Cortellesi (voto: 8) il compito di interpretare Nora, psicologa e componente forte della famiglia Giordani che dopo la tragedia si ritrova ad affrontare la maternità e i problemi della nuova famiglia. Claudio Santamaria (8) veste i panni di Andrea, il fratello maggiore, omosessuale che si ritroverà ad affrontare una complicata storia d'amore. Lorenzo Balducci (7) è Nino, un giovane architetto sensibile e coraggioso in rotta di collisione con gli "schemi" della vita e che diventa adulto imparando proprio dai suoi tanti sofferti errori. L'attore Ennio Fantastichini (8) interpreta Pietro, il padre, e Daniela Giordano è mamma Anita. Completano il cast Antonia Liskova (Francesca), Leila Bekhti (Alina), Farida Rahouadj (Shaba), Alessandro Sperduti (Lorenzo), Valentina D'Agostino (Valentina), Enrico Roccaforte (Vittorio Blasi), Maurilio Leto (Alberto), Karen Ciaurro (Lila), Vincenzo Amato (professor Nicolai), Thierry Neuvic (Michel), Francesco Scianna (Cataldo).

    "Un grande affresco sulla sostanza della società italiana, anzi direi della società occidentale, che affrontano temi come l'immigrazione, l'omosessualità, un'apertura nuova nei rapporti interpersonali": così il regista Gianluca Maria Tavarelli sintetizza Le cose che restano.
    "La famiglia proletaria de La vita che verrà nasce dalla guerra, dalla miseria, e cerca di affrancarsi attraverso un'ascesa sociale, una solidarietà che rimanda a qualcosa d'antico, alle famiglie patriarcali - raccontano gli sceneggiatori - La meglio gioventù racconta invece una famiglia borghese in cui la rottura interna è culturale, legata alla politica, alle difficoltà di misurarsi con quegli anni prima belli e poi terribili. In quest'ultimo lavoro, Le cose che restano, le figure dei genitori - che in passato erano centrali, portanti - si perdono, si smarriscono, vanno via, lasciano la casa.

    E i tre figli cercano di trovare ognuno una propria strada individuale, attraverso conflitti e rapporti molto diversi tra loro, che però gli permettono di ridare vita alla casa svuotata, che diventa simbolica delle possibilità di creare nuove forme di famiglia, non più legate dal sangue ma dal bisogno di una identità esistenziale talvolta più profonda del sangue". "

    Volevamo assolutamente arrivare al terzo capitolo di questa 'saga' - sottolinea Angelo Barbagallo, produttore di tutti e tre i capitoli, assieme a RaiFiction - Dopo un periodo di riflessione Sandro e Stefano hanno scritto un soggetto intitolato La casa, un titolo da film horror, che per fortuna si è poi trasformato ne Le cose che restano, centrato sulla storia d'una famiglia che attraversa oggi gli eventi sociali più significativi nel nostro paese. Il soggetto aveva una struttura molto chiara, in quattro puntate, con un passo narrativo molto disteso, epico, in contrasto con i ritmi sincopati e frenetici a cui siamo abituati. Dava la possibilità di entrare dentro le storie di tutti i personaggi, d'indagarli a fondo".

    "Avevo subito pensato a Daniela Giordano per il ruolo della madre, perché avevo già lavorato con lei in Paolo Borsellino - racconta Tavarelli - Sapevo che ha le corde perfette senza bisogno di 'recitare', con quel suo volto da bambina maturata. Nel caso di Claudio Santamaria (aveva preso parte alla miniserie La vita che verrà, interpretando un ragazzo che lavora nella tipografia, ndB), che interpreta il ruolo del fratello omosessuale, abbiamo cercato di raccontare l'amore di due persone l'una per l'altra sottraendoci a tutti i possibili luoghi comuni, alle posture del corpo o della voce, mirando all'anima di quel rapporto. Anche di Paola Cortellesi (terza volta che lavora con Tavarelli, ndB) e di Ennio Fantastichini conoscevo già il potenziale enorme. A me piacciono molto gli attori 'caldi', nel senso che abbiano un proprio vissuto, un loro mondo messo totalmente a disposizione del film. Penso che un padre come quello che interpreta Ennio non debba essere infallibile, non piangere mai, ma che debba avere le sue debolezze. Più complicato è stato scegliere un attore per il ruolo di Nino, dell'età cioè d'uno studente universitario. Abbiamo fatto moltissimi provini. Lorenzo Balducci ne fece due, e alla seconda mandata interpretò tre scene perfettamente. È un attore che sa trasformare qualunque cosa gli fai fare in un modo vero e credibile. Sul set con gli attori non abbiamo fatto grandi prove, quasi sempre abbiamo subito girato. Volevo che non perdessero la spontaneità, ma anche l'insicurezza che hanno la prima volta che interpretano una scena. Spesso giravamo anche le prove".

    Santamaria commenta: "Andrea è un ragazzo che viaggia molto, conosce il mondo ma non conosce sè stesso. Fugge di continuo e si arresta quando il lutto gli si presenta davanti". Anche l'attore per lavoro è spesso lontano da casa "ma poi mi piace sempre tornare dai miei affetti".

    A Nino, il terzo figlio, presta il volto Lorenzo Balducci: "Meno male che la tv non si abbandona al piattume: sono contento di avere un ruolo in questa fiction dove c'è una sceneggiatura, una storia". Il suo Nino è molto tormentato e conflittuale "lui conosce solo il bianco e il nero: maturando arriva a percepire le sfumature".
    La mamma, che non riesce ad affrontare il lutto, ha il volto di Daniela Giordano: "All'inizio ha detto no a Tavarelli. Poi guardando mia figlia crescere ho trovato la chiave per l'interpretazione: per noi mamme i figli non diventano mai grandi".

    Nel ruolo minore del poliziotto che si innamora di una prostituta immigrata anche Francesco Scianna, il protagonista di Baaria: "Non esistono piccoli ruoli: il mio è importante per la densità e per l'illusione che regala la storia che vive".

    Ad interpretare Lorenzo, il figlio che muore in un'incidente stradale, Alessandro Sperduti: "Sono contento del mio piccolo ruolo motore della storia e di aver lavorato in un grande cast".




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    Le cose che restano, riassunto prima puntata


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    Ieri sera è andata in onda la prima puntata di Le cose che restano. La famiglia Giordani è composta da padre, madre e quattro figli. Uno di questi, Nino (Lorenzo Balducci), scopre che il padre Pietro (Ennio Fantastichini) ha una relazione con un’altra donna. La famiglia Giordano è contenta della presenza del fratello e figlio Andrea (Claudio Santamaria), funzionario del ministero degli Esteri che è assente da casa da cinque mesi. Il figlio Lorenzo va a trovare la fidanzata Caterina per dormire a casa sua.

    Durante un viaggio in auto per andare a recuperare il vocabolario di latino, Lorenzo (Alessandro Sperduti) cade in un burrone e perde la vita. I familiari sono devastati dalla notizia. In particolar modo, la madre Anita (Daniela Giordano), sconvolta al punto tale da non voler andare al funerale del figlio. Andrea, in seduta da Nora (Paola Cortellesi), sorella psicologa, fa la conoscenza di Michel (Thierry Neuvic), che gli offre un passaggio.

    Michel e Andrea iniziano ad uscire insieme ed a conoscersi in maniera approfondita. Anita prova a suicidarsi, ma viene salvata dal figlio Nino. La donna decide di parlare con la figlia Nora dicendo di voler entrare in un istituto e viene accontentata. Nino si confronta con il padre. Gli confessa di essere a conoscenza della sua relazione extraconiugale e non ha alcuna intenzione di vivere con lui. Decide cosi di andare via di casa e trova un’altra sistemazione. Nora, intanto, dà alla luce il primo figlio.



    Pietro deve partire per l’Iraq ed esorta Nino a rimanere in casa, ma quest’ultimo non ne vuole saperne di ritornare. Il ragazzo decide, inoltre, di parlare con l’ex amante di suo padre. La signora, gli confessa che la relazione è finita da quando è morto Lorenzo. Nino, nonostante le difficoltà, si laurea con il massimo dei voti senza il supporto della sua famiglia. Ha, intenzione, di andare a lavorare come manovale. Lo studente ringrazia il relatore, il professor Nicolai (Vincenzo Amato). Mentre i due dialogano, Nino conosce la moglie Francesca (Antonia Liskova). Viene invitato dalla coppia a festeggiare la laurea. Il ragazzo rimane affascinato dalla donna.

    Andrea, dopo due mesi trascorsi in Sicilia, ritorna dal fratello Nino e si congratula con lui per il suo successo a livello culturale. Nora ha un altro paziente, il capitano dell’aeronautica Vittorio Blasi (Enrico Roccaforte) che, dopo aver avuto un incidente in Afghanistan, ha perso la memoria. Nino raggiunge il fratello Andrea in Sicilia. In questo contesto, scopre che Andrea è omosessuale ed ha una storia d’amore con Michel. Assiste, inoltre, all’arrivo dei viaggi della speranza di alcuni immigrati in gommone. Andrea invita Nino ad andare via. Il ragazzo si avvia con l’auto, ma al suo interno ritrova una clandestina, che lo implora di andare con lui perchè, altrimenti, dovrà ritornare nel suo paese.

    Dopo un grosso tentennamento, Nino decide di aiutarla. La signora, i cui nome è Shaba (Farida Rahouadj) vorrebbe andare a Roma per ritrovare la figlia Alina (Leila Bekhti). Nino la porta con sè in viaggio. I due cercano Alina in quello che era il campo profughi, ma di lei non c’è alcuna traccia. La donna non ha un posto in cui dormire e Nino la ospita in casa dei suoi genitori.







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    Le cose che restano, riassunto seconda puntata


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    Ieri sera è andata in onda la seconda puntata de Le cose che restano. Nino chiede a Nora di aiutarlo nel fare inserire Shaba come dipendente in ospedale. La ragazza lo esorta a chiedere aiuto alla madre, ma Nino (Lorenzo Balducci) si rifiuta di farlo. Per aiutare Shaba, Nino sceglie di sistemare l’auto con cui Lorenzo (Alessandro Sperduti) è morto e decide di andare a trovare la madre in istituto.

    Le chiede di aiutare Shaba e Anita lo accontenta. Anche Andrea (Claudio Santamaria) fa di tutto per aiutare Shaba. Nino continua a lavorare come operaio all’interno del cantiere edile. Qui incontra Francesca (Antonia Liskova). Andrea rintraccia Alina attraverso il collega Cataldo (Francesco Scianna). La ragazza adesso lavora come prostituta a Las Vegas, un locale di Roma e non si fa più chiamare Alina, ma Sofia. Andrea e Nino la raggiungono all’interno del locale e le parlano di sua madre, ma Alina è molto adirata con lei e non vuole incontrarla. Sono inutili le insistenze di Andrea e di Nino nel convincerla del contrario.

    Nora (Paola Cortellesi) sta iniziando a legarsi al capitano dell’aeronautica Vittorio Blasi (Enrico Roccaforte), nonostante sia legata ad Alberto (Maurilio Leto) . Nino riceve la visita della collega universitaria Valentina (Valentina D’Agostino). Durante una festa di Carnevale, Nino è molto ubriaco ed in assenza del professor Nicolai (Vincenzo Amato) bacia la moglie Francesca. Il ragazzo poi fugge. Il giorno seguente cerca di parlarle. Francesca è irremovibile, non vuole parlarne lui.

    Shaba informa Nino di aver trovato Alina attraverso un uomo che conosce. Afferma che Alina si trova in Svezia e che ha bisogno di soldi per partire. E’ per questo motivo che ha chiesto a lui di aiutarla economicamente. A quel punto, Nino le dice la verità sulla figlia e la porta con sè per far incontrare le due donne. Il loro incontro è commovente, ma Alina non vuole che la madre stia al locale e la esorta ad andare via. Le due si abbracciano piangendo, ma poi Alina va via.



    Michel (Thierry Neuvic) riceve la visita improvvisa di una donna che le lascia da accudire una bambina. Il suo nome è Lila (Karen Ciaurro) ed è sua figlia. Andrea è sconvolto dalla notizia e raggiunge la sorella per stare qualche giorno da lei. Finalmente, Francesca si convince a parlare di quanto accaduto con Nino. I due si ritrovano da soli e fanno insieme l’amore.

    Cataldo si ritrova all’interno del locale in cui lavora Alina e conversa con lei. Nonostante Alina lo mandi via, Cataldo le dà un passaggio fino a casa e le chiede di aiutarla a portare in carcere chi la costringe a prostituirsi. Alina non vuole aiutare Cataldo nelle indagini, ma la sua coinquilina e collega Yelena si offre di farlo. Michell interrompe la terapia da Nora dopo averle raccontato della sua storia con Andrea.

    Andrea potrebbe aiutare sia Shaba (Farida Rahouadj) che Alina (Leila Bekhti) ad ottenere dei certificati da rifugiate, in modo tale da poter rendere migliore la loro vita. Viene ritrovato il cadavere di Yelena, diventata informatrice della polizia. Dopo la morte di Yelena, Alina viene messa sotto copertura, nonostante non sia un’informatrice, dal momento che rischia la vita. Dopo molti tentennamenti, Alina decide di aiutare la polizia.









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    Le cose che restano, riassunto terza puntata

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    Ieri sera è andata in onda la terza e penultima puntata della mini serie tv Le cose che restano. Michel va a vivere a casa di Andrea con la figlia Lila, dopo averla inizialmente allontanata proprio a causa della piccola: capisce che Michel è troppo importante e decide di dargli una seconda possibilità. In casa Giordano sembra tornare un clima sereno: Shaba ottiene un posto di lavoro come infermiera mentre sua figlia Alina è ospite dei Cataldo in attesa di testimoniare contro l’organizzazione che gestiva il traffico di prostituzione.

    Alina grazie alla protezione testimoni riesce ad ottenere per sè e per la madre il permesso di soggiorno per non dover abbandonare il paese: questa decisione si rivela quanto mai opportuna, in quanto tra Alina e Cataldo scoppia l’amore, anche grazie alla riconoscenza della ragazza nei confronti del poliziotto che l’ha aiutata. Inizialmente infatti il permesso di soggiorno della madre venne rifiutato.

    Michel intanto confessa a Shaba di essere gravemente malato: solo lei e Nino sono a conoscenza della malattia e promettono a Michel di non dire nulla nè ad Andrea nè a Lila, Michel vuole morire senza essere di peso a nessuno. Purtroppo Michel si aggrava quando Andrea si trova all’estero: la donna scrive una lettera al compagno spiegandogli della malattia ma senza rivelare dove si trovi. Nino invece, incapace di accorgersi dell’affetto che gli mostra Valentina, la sua compagna d’università, si innamora della giovane moglie del suo professore, Francesca.



    Francesca confessa a Nino di aspettare un bambino da lui e di voler abortire: nonostante lui la supplichi di non farlo, la donna è risoluta ed intenzionata a raccontare al marito del tradimento. Nino ha sempre più sensi di colpa, sa che il suo comportamento è del tutto sbagliato. Francesca racconta tutto al professore che la lascia portandosi via la loro unica figlia, la donna scompare e, dopo aver abortito, verrà trovata da Nino e dal marito. La storia tra Francesca e Nino termina per sempre ed il ragazzo è veramente addolorato per la decisione della donna di non aver tenuto il bambino.

    Anche Nora decide di riunirsi alla famiglia, lasciando il marito e tornando nella grande casa Giordano con il figlio: Nino si avvicina a Valentina, che finalmente il ragazzo si accorga del suo amore? La prossima puntata della serie Le cose che restano andrà in onda mercoledì prossimo, in prima serata su Rai Uno.



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    Le cose che restano, riassunto quarta puntata


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    Ieri sera è andata in onda la quarta ed ultima puntata di Le cose che restano. Claudio Santamaria ha uno splendido rapporto con la figlia del suo compagno. Valentina finalmente si laurea e Nino (Lorenzo Balducci) festeggia insieme a lei. La ragazza gli dà una mano a risolvere alcuni problemi con l’università. Fa il suo ritorno a casa Pietro, che trova Andrea ad aspettarlo. Il ragazzo è contento di essere diventato padre di Lyla (Karen Ciaurro) . Alina (Leila Bekhti) riceve una proposta di convivenza da parte di Cataldo (Francesco Scianna) ed accetta.

    Avviene l’incontro tra Nino ed il padre Pietro (Ennio Fantastichini). L’uomo informa il figlio che andrà a vivere a Torino per tre anni e che ha scritto lui le lettere alla moglie Anita (Daniela Giordano), fingendo di essere Lorenzo (Alessandro Sperduti). Nino spiega al padre che Michel, ex compagno di Andrea, in realtà, non è partito, ma è molto malato e vuole morire senza dipendere da lui. Nino raggiunge Shaba (Farida Rahouadj) in ospedale, che è stata derubata della sua borsa. Pietro decide di parlare con Michel (Thierry Neuvic) a quattr’occhi, esortandolo a chiedere aiuto e a vedere Andrea nonostante la grave malattia che lo porterà alla morte.

    Nora (Paola Cortellesi) è in crisi con il marito perchè è molto presa da un suo paziente, il capitano dell’aeronautica Vittorio Blasi (Enrico Roccaforte). Nino partecipa alla festa di laurea di Valentina (Valentina D’Agostino). Il ragazzo è ancora innamorato di Francesca (Antonia Liskova). Pietro informa Andrea della situazione reale in cui si trova Michel. Andrea incontra Michel. E’ molto turbato, ma al tempo stesso contento di rivederlo. Pietro (Ennio Fantastichini) chiede a Nora (Paola Cortellesi) della sua crisi con Alberto (Maurilio Leto). Le consiglia di parlare con il marito dei loro problemi.



    Nora ascolta il consiglio del padre ed interrompe il suo rapporto di lavoro con il capitano dell’aeronautica. Le condizioni di Michel peggiorano a causa della grave malattia. Valentina e Nino trascorrono molto tempo insieme per via del lavoro e della profonda amicizia che li unisce. All’interno di un autobus, Valentina recita le brevi parole di una poesia a Nino, che rimangono impresse in lui.Tali parole recitano: “Ci sono cose che restano, il dolore, il profilo dei monti e l’eterno”. Nora confessa ad Alberto di non amarlo più. L’uomo le confessa di averlo capito già da tempo.

    Pietro fa demolire l’auto in cui ha perso la vita il figlio Lorenzo. Nino chiede al padre di incontrare la madre prima della sua partenza. Pietro acconsente a rivederla e le dice anche di essere stato lui l’artefice delle lettere di Lorenzo. Le ribadisce, inoltre, che Lorenzo non c’è più. Andrea trascore quanto più tempo possibile accanto al compagno Michel, che poi muore. Valentina si confida con Nino, dicendogli di essere stata lasciata dal suo ragazzo. E’ arrivato il giorno della partenza di Pietro. Anita scrive una lettera alla figlia Nora, avvisandola di voler ritornare a casa.

    Nino mostra alla madre ed a Nora, il progetto dell’orfanotrofio a cui sta lavorando. Dopo anni di lontananza, Anita è ritornata a casa. Nino e Valentina sono sempre più uniti e si divertono facendo un bagno insieme.




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