Le cose che restano - con Paola Cortellesi e Claudio Santamaria , Anticipazioni , Riassunto Puntate

Da lunedì 13 Dicembre (2010) su Rai Uno

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Massy…
        +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    12,735
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    Domenica 12 Dicembre 2010


    Le cose che restano: lunedì e mercoledì su Rai1 l'Italia di oggi con Paola Cortellesi, Claudio Santamaria, Lorenzo Balducci ed Ennio Fantastichini


    image



    Una famiglia, quella Giordani, cresciuta come tante, tra alti e bassi, nel tranquillizzante tran tran quotidiano e protetta dalla serenità e dalla sicurezza delle quattro mura domestiche. Tutto sembra procedere come sempre. Un figlio a un passo dalla laurea, un altro alle prese con i primi batticuore, l'arrivo imminente di un nipotino, un viaggio all'estero. Poi, in un giorno qualunque, tutto sembra venire inghiottito da un buco nero: Lorenzo, il più giovane di casa, perde la vita in un incidente stradale. E' la fine delle certezze, dell'unione, della condivisione, del cammino comune. E' la linea di demarcazione tra un "passato", che non tornerà più e un presente lacerante che, come una possente forza centrifuga, catapulta tutti i personaggi lontani tra loro, a percorrere strade differenti, alla ricerca, ognuno, di un antidoto diverso allo stesso male: il dolore di "sopravvivere". Morto Lorenzo, casa Giordani si sgretola. Così i tre protagonisti della storia, Nora, Andrea e Nino, cercano, con fatica, di trovare un nuovo equilibrio dopo la scomparsa del fratello minore e cominciano proprio abbandonando quella casa, che li aveva protetti e visti crescere.

    Ormai trentenni si ritrovano inevitabilmente a confrontarsi con una realtà complessa, tra difficoltà nel lavoro, nelle relazioni sociali e nei legami affettivi. E' l'occasione anche per venire a contatto con il "mondo reale", spesso drammatico, fatto di privazioni, stereotipi e di indifferenza. Le cose che restano è una storia dei giorni nostri che diventa simbolo di un intero paese, un paese alla ricerca di una nuova identità e che racconta chi siamo, cosa siamo diventati e cosa non vogliamo più essere.

    Una produzione Rai Fiction con la partecipazione di France Télévisions e MPF, prodotto da Angelo Barbagallo per BiBi Film Tv. Un film in quattro puntate per la regia di Gianluca Maria Tavarelli, in onda in prima serata su Rai1 da lunedì 13 dicembre (con raddoppio al mercoledì). Firmano soggetto e sceneggiatura Sandro Petraglia e Stefano Rulli, autori anche del film La meglio gioventù di cui questa nuova serie rappresenta il seguito ideale.

    A Paola Cortellesi (voto: 8) il compito di interpretare Nora, psicologa e componente forte della famiglia Giordani che dopo la tragedia si ritrova ad affrontare la maternità e i problemi della nuova famiglia. Claudio Santamaria (8) veste i panni di Andrea, il fratello maggiore, omosessuale che si ritroverà ad affrontare una complicata storia d'amore. Lorenzo Balducci (7) è Nino, un giovane architetto sensibile e coraggioso in rotta di collisione con gli "schemi" della vita e che diventa adulto imparando proprio dai suoi tanti sofferti errori. L'attore Ennio Fantastichini (8) interpreta Pietro, il padre, e Daniela Giordano è mamma Anita. Completano il cast Antonia Liskova (Francesca), Leila Bekhti (Alina), Farida Rahouadj (Shaba), Alessandro Sperduti (Lorenzo), Valentina D'Agostino (Valentina), Enrico Roccaforte (Vittorio Blasi), Maurilio Leto (Alberto), Karen Ciaurro (Lila), Vincenzo Amato (professor Nicolai), Thierry Neuvic (Michel), Francesco Scianna (Cataldo).

    "Un grande affresco sulla sostanza della società italiana, anzi direi della società occidentale, che affrontano temi come l'immigrazione, l'omosessualità, un'apertura nuova nei rapporti interpersonali": così il regista Gianluca Maria Tavarelli sintetizza Le cose che restano.
    "La famiglia proletaria de La vita che verrà nasce dalla guerra, dalla miseria, e cerca di affrancarsi attraverso un'ascesa sociale, una solidarietà che rimanda a qualcosa d'antico, alle famiglie patriarcali - raccontano gli sceneggiatori - La meglio gioventù racconta invece una famiglia borghese in cui la rottura interna è culturale, legata alla politica, alle difficoltà di misurarsi con quegli anni prima belli e poi terribili. In quest'ultimo lavoro, Le cose che restano, le figure dei genitori - che in passato erano centrali, portanti - si perdono, si smarriscono, vanno via, lasciano la casa.

    E i tre figli cercano di trovare ognuno una propria strada individuale, attraverso conflitti e rapporti molto diversi tra loro, che però gli permettono di ridare vita alla casa svuotata, che diventa simbolica delle possibilità di creare nuove forme di famiglia, non più legate dal sangue ma dal bisogno di una identità esistenziale talvolta più profonda del sangue". "

    Volevamo assolutamente arrivare al terzo capitolo di questa 'saga' - sottolinea Angelo Barbagallo, produttore di tutti e tre i capitoli, assieme a RaiFiction - Dopo un periodo di riflessione Sandro e Stefano hanno scritto un soggetto intitolato La casa, un titolo da film horror, che per fortuna si è poi trasformato ne Le cose che restano, centrato sulla storia d'una famiglia che attraversa oggi gli eventi sociali più significativi nel nostro paese. Il soggetto aveva una struttura molto chiara, in quattro puntate, con un passo narrativo molto disteso, epico, in contrasto con i ritmi sincopati e frenetici a cui siamo abituati. Dava la possibilità di entrare dentro le storie di tutti i personaggi, d'indagarli a fondo".

    "Avevo subito pensato a Daniela Giordano per il ruolo della madre, perché avevo già lavorato con lei in Paolo Borsellino - racconta Tavarelli - Sapevo che ha le corde perfette senza bisogno di 'recitare', con quel suo volto da bambina maturata. Nel caso di Claudio Santamaria (aveva preso parte alla miniserie La vita che verrà, interpretando un ragazzo che lavora nella tipografia, ndB), che interpreta il ruolo del fratello omosessuale, abbiamo cercato di raccontare l'amore di due persone l'una per l'altra sottraendoci a tutti i possibili luoghi comuni, alle posture del corpo o della voce, mirando all'anima di quel rapporto. Anche di Paola Cortellesi (terza volta che lavora con Tavarelli, ndB) e di Ennio Fantastichini conoscevo già il potenziale enorme. A me piacciono molto gli attori 'caldi', nel senso che abbiano un proprio vissuto, un loro mondo messo totalmente a disposizione del film. Penso che un padre come quello che interpreta Ennio non debba essere infallibile, non piangere mai, ma che debba avere le sue debolezze. Più complicato è stato scegliere un attore per il ruolo di Nino, dell'età cioè d'uno studente universitario. Abbiamo fatto moltissimi provini. Lorenzo Balducci ne fece due, e alla seconda mandata interpretò tre scene perfettamente. È un attore che sa trasformare qualunque cosa gli fai fare in un modo vero e credibile. Sul set con gli attori non abbiamo fatto grandi prove, quasi sempre abbiamo subito girato. Volevo che non perdessero la spontaneità, ma anche l'insicurezza che hanno la prima volta che interpretano una scena. Spesso giravamo anche le prove".

    Santamaria commenta: "Andrea è un ragazzo che viaggia molto, conosce il mondo ma non conosce sè stesso. Fugge di continuo e si arresta quando il lutto gli si presenta davanti". Anche l'attore per lavoro è spesso lontano da casa "ma poi mi piace sempre tornare dai miei affetti".

    A Nino, il terzo figlio, presta il volto Lorenzo Balducci: "Meno male che la tv non si abbandona al piattume: sono contento di avere un ruolo in questa fiction dove c'è una sceneggiatura, una storia". Il suo Nino è molto tormentato e conflittuale "lui conosce solo il bianco e il nero: maturando arriva a percepire le sfumature".
    La mamma, che non riesce ad affrontare il lutto, ha il volto di Daniela Giordano: "All'inizio ha detto no a Tavarelli. Poi guardando mia figlia crescere ho trovato la chiave per l'interpretazione: per noi mamme i figli non diventano mai grandi".

    Nel ruolo minore del poliziotto che si innamora di una prostituta immigrata anche Francesco Scianna, il protagonista di Baaria: "Non esistono piccoli ruoli: il mio è importante per la densità e per l'illusione che regala la storia che vive".

    Ad interpretare Lorenzo, il figlio che muore in un'incidente stradale, Alessandro Sperduti: "Sono contento del mio piccolo ruolo motore della storia e di aver lavorato in un grande cast".




    http://realityshow.blogosfere.it/
     
    Top
    .
5 replies since 12/12/2010, 02:01   208 views
  Share  
.