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*Anima Ribelle*.
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La Giordania in pillole
Istruzioni di viaggio
La Giordania occupa un’area di circa 91.860 chilometri quadrati, incluso il Mar Morto, che la rende simile nelle dimensioni ad Austria e Portogallo, e ha una popolazione di circa 5 milioni di abitanti. La Giordania moderna nacque il 25 maggio 1946, quando al termine di una lunga e travagliata storia, ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna, divenendo il Regno Hashemita di Transgiordania.
La Giordania è una monarchia costituzionale con governo rappresentativo. Il re, Abdullah II, è salito al trono nel 1999 dopo la morte del padre Hussein, è il capo dello stato, il comandante dell’esecutivo e il comandante in capo delle forze armate.
La Giordania è un Paese prevalentemente desertico (oltre l’80% del territorio), ma la sua particolare conformazione è segnata da altitudini estremamente variabili che passano dai 1847 m del monte di Um ad-Dami, al confine con l’Arabia Saudita, agli 400 metri sotto il livello del mare della depressione del Mar Morto. Ha una notevole varietà dei suoi paesaggi, con aree fertili e collinose della valle del Giordano, fino alle zone desertiche del sud del Paese. Le coste hanno uno sviluppo di soli 23 chilometri. Circa il 25% della popolazione è costituita dai Beduini; tra loro solo una minima parte ha conservato le caratteristiche del nomadismo. Una buona parte della popolazione è d’origine palestinese a causa della grande immigrazione di profughi provenienti dal West Bank (la sponda occidentale del Giordano), a seguito della Guerra dei Sei Giorni del 1967.
L’arabo è la lingua ufficiale della Giordania, ma l’inglese è molto diffuso. Nelle località turistiche, gli addetti al settore conoscono anche un po’ d’italiano. La moneta in uso è il dinaro giordano, che equivale a circa 1,14 Euro (1 Euro = 0,69 Dinaro). Il dinaro è suddiviso in 100 piastre. Sono accettate tutte le principali carte di credito e i Traveller’s Chèque.
Gli stranieri che entrano in Giordania devono avere il passaporto in corso di validità e il visto turistico, che si può richiedere all’arrivo (al confine o all’aeroporto), oppure prima della partenza (all'ambasciata o ai consolati giordani all’estero (tempo necessario: circa tre giorni). Il visto è valido per un soggiorno di due settimane, a partire dalla data d’ingresso nel Paese, ma lo si può prolungare fino a tre mesi. Il costo è di circa 30 Euro. È bene tenere sempre il passaporto a portata di mano durante gli spostamenti, soprattutto nelle zone del confine con Israele, ossia la valle del Giordano, il Mar Morto e il Wadi Araba: in questi luoghi i documenti vengono controllati spesso.
La Giordania è caratterizzata da un clima piuttosto mite durante tutto l’anno, pur con sbalzi di temperatura che portano a punte elevate di calore durante l’estate (nelle zone desertiche, sul mare e sul Mar Morto) e di freddo durante l’inverno. Il mese più freddo è gennaio, il più caldo agosto (temperatura media invernale 7°C, temperatura massima estiva 45°C). Le precipitazioni sono piuttosto scarse durante tutto l’anno, ma concentrate soprattutto nel periodo di novembre e nelle regioni settentrionali, occidentali e sui rilievi.
In campo sanitario, non servono vaccinazioni particolari. E’ bene però assumere durante il viaggio dei fermenti lattici per evitare infezioni intestinali e bere soio acqua in bottiglie sigillate. Evitare anche il consumo di ghiaccio.
La compagnia aerea nazionale è la Royal Jordanian Airlines (www.rja.com.jo) e collega Roma con Amman con quattro voli settimanali.
Ufficialmente, per guidare un veicolo in Giordania occorre la patente internazionale, ma le società di autonoleggio spesso si accontentano della patente nazionale. Noleggiare un’auto è un buon modo per visitare il Paese: la rete stradale è buona, mentre non ci sono treni passeggeri.
Alcune norme da rispettare, soprattutto in pubblico, vengono dalla religione musulmana. E’ bene adottare un abbigliamento discreto e coprire almeno le spalle, la parte superiore delle braccia e le gambe: meglio evitare indumenti troppo attillati. Per quanto riguarda i ristoranti, alcuni sono frequentati solo da uomini, ma molti locali hanno una sezione "per famiglie", che fondamentalmente è una zona separata per le donne. Ad ogni modo, le donne straniere in compagnia maschile possono mangiare in qualsiasi locale, senza difficoltà, mentre se viaggiano da sole possono spostarsi in tutta sicurezza nelle zone residenziali di Amman e in quelle frequentate dai turisti in tutti i principali luoghi di visita. I caffè e i ristoranti, eccetto quelli degli alberghi internazionali e i locali per turisti, non servono bevande alcoliche, vietate dal Corano. Nel periodo del Ramadan le bevande alcoliche possono essere consumate dai non musulmani solo in privato.
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*Anima Ribelle*.
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Capitale moderna dal cuore antico
Amman, la città di pietra bianca
Situata nel Nord del Paese, Amman è la capitale del regno hashimita di Giordania e punto di partenza per l’esplorazione della Giordania. E’ una città che, considerata insieme ai sobborghi, supera i due milioni di abitanti, è sede dei sovrano Abdullah, delle istituzioni governative e cuore pulsante del Paese. E’ dominata dal colore delle costruzioni, tutte realizzate in arenaria bianca, e colpisce il visitatore per il suo aspetto tranquillo e ordinato.
La città fu costruita inizialmente su sette colli, come Roma, ma visto il grande sviluppo urbano, oggi si estende su ben diciannove alture, che variano dagli 820 ai 1072 metri sul livello del mare. Downtown, il centro storico, è ai piedi di queste colline. Larghi viali, sottopassaggi, sopraelevate garantiscono lo scorrimento di un traffico intenso, ma tutto sommato disciplinato. Il vecchio nucleo della città ha strade strette e vicoli caratteristici, mentre i nuovi quartieri sviluppatisi sulle alture circostanti ricalcano lo stile occidentale.
Il nucleo più antico della città conserva i resti della Philadelphia romana, così veniva chiamatala città dagli antichi, con monumenti di grande fascino tra cui il Teatro, il Foro e l’Odeon. Le tracce più antiche di Amman sono state rinvenute sull’attuale Cittadella, antica sede della biblica Rabath Ammon, capitale del regno degli Ammoniti verso il 1200 a.C.. Davanti al Teatro si apre invece la grande Piazza degli Hashemiti, dove il giovedì sera (la serata che corrisponde al nostro sabato sera, visto che il riposo settimanale dei musulmani è il venerdì), si radunano centinaia di persone per trascorre la serata in uno dei tanti locali all’aperto, seduti al tavolino a bere caffè, tè o a fumare il narghilè.
Amman è una città cordiale, dove si può passeggiare in piena sicurezza. Chi ha voglia di vederne il cuore pulsante non può perdere una passeggiata lungo Talal Street, la strada che passa in prossimità del Teatro e lungo la quale si affacciano le botteghe caratteristiche con merci di ogni genere, dalle spezie, ai profumi, ai tessuti, alla ceramica e al vetro lavorati a mano. A pochi isolati di distanza si trova poi il quartiere dei gioiellieri, intorno ad Ammir Muhammad Street, con decine di oreficerie che espongono uno strepitoso assortimento di oggetti in oro e argento finemente cesellati.
I ristoranti, i caffè e i locali di divertimento eleganti e più frequentati dagli stranieri si trovano nei quartieri residenziali e in quello di Shmeisani, dove sono ubicati anche i grandi alberghi. E’ bene ricordare che le bevande alcoliche non vengono servite normalmente nei caffè e nei ristoranti, ad eccezione dei locali frequentati dai turisti e dagli stranieri. In questo genere di locali la presenza di gruppi di donne, anche da sole, senza compagnia maschile, è considerata del tutto normale, mentre può essere oggetto di sguardi insistenti e maliziosi nei quartieri medi e popolari. Se si visitano queste zone della città è bene che le donne, soprattutto se sono da sole o in compagnia di altre donne, siano preparate a qualche tentativo di “abbordaggio” ed è consigliabile scegliere un abbigliamento il più possibile discreto e “coperto”.
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